Una nuova mostra di Vincenzo Agnetti, “NEG: suonare le pause”

Courtesy Vincenzo Agnetti NEG suonare le pause Padiglione de lEsprit Nouveau veduta dallestimento Foto Valentina Cafarotti e Federico Landi

A Bologna la mostra a cura di Luca Cerizza promossa dai musei del territorio e sostenuta dal partner Banca di Bologna

Aperta al pubblico in occasione della nona edizione di ART CITY Bologna (7 – 9 maggio 2021), proseguirà fino al 13 giugno 2021 negli spazi del Padiglione de l’Esprit Nouveau (Piazza Costituzione 11, Bologna) Vincenzo Agnetti. NEG: suonare le pause, mostra a cura di Luca Cerizza, sostenuta dal partner Banca di Bologna.

Grazie al lavoro svolto nel 2019 dall’Archivio Vincenzo Agnetti in collaborazione con l’azienda Recipient.cc di Milano, il progetto espositivo consente di riscoprire un’opera a lungo scomparsa di Vincenzo Agnetti (Milano, 1926 – 1981) e presentata al pubblico per la prima volta: il NEG (da negativo).

Concepito e brevettato da Agnetti e poi costruito in collaborazione con la nota azienda di elettronica Brionvega nel 1970, il NEG è stato utilizzato per la realizzazione di un solo lavoro dal titolo Vobulazione e Bieloquenza NEG (1970), video a quattro mani con Gianni Colombo realizzato in occasione della mostra Telemuseo a cura di Tommaso Trini alla Triennale di Milano, e perduto dopo la morte dell’artista. Nel video Agnetti e Colombo lavorano due macchine e segnali diversi.

Frutto di un’operazione concettuale, il NEG nasce dalla riflessione critica sulla società e sul consumo, e dall’interesse sviluppato da Agnetti a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta per il tema del “negativo” nel quale convergono: l’inclinazione per forme di rarefazione estetica di matrice concettuale, la filosofia di T. W. Adorno, la critica all’industria culturale e l’alienazione dell’uomo moderno, l’attenzione alla parola e al linguaggio, mediata dalla filosofia analitica di Ludwig Wittgenstein.

In mostra sono visibili anche performance musicali di Bellows (Giuseppe Ielasi & Nicola Ratti), Ricciarda Belgiojoso & Walter Prati, Gea Brown, Manuele Giannini & Alessandro Bocci (Starfuckers), Alessandra Novaga, registrate in audio da Attila Faravelli e in video da Matteo Frittelli (Alto Piano) negli spazi di Standards a Milano.

Cover Photo Credits: Vincenzo Agnetti. NEG: suonare le pause, Padiglione de l’Esprit Nouveau, veduta d’allestimento, Foto: Valentina Cafarotti e Federico Landi

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