“Una commedia sorprendente, amara ma lieve, surreale ma terrena, profondamente malinconica e irresistibilmente divertente”
“La dodicesima notte (o quello che volete)”* in scena al Teatro Carcano di Milano è un adattamento della commedia di William Shakespeare* da parte di Giovanni Ortoleva, un giovane regista fiorentino, già menzione speciale nel concorso “registi under 30” alla Biennale di Venezia del 2018.
Come in ogni commedia del Bardo*, la trama è complicata e ricca di fraintendimenti. La naufraga Viola approda sulle coste dell’Illiria e, convinta della morte del fratello gemello Sebastiano, si traveste da uomo ed entra al servizio del duca Orsino sotto il nome di Cesario.
Il duca Orsino è innamorato, non corrisposto, della dama Olivia e usa proprio Cesario/Viola per inviarle le sue missive amorose, ma Olivia si innamora perdutamente di quello che crede un servitore di Orsino, mentre Viola si innamora del duca stesso. Nel frattempo, il maggiordomo Malvolio è oggetto di uno scherzo da parte degli altri cortigiani di Olivia – il giullare Feste, la cameriera Maria, Sir Tobia e Sir Andrea -, che gli fanno credere che la dama sia infatuata di lui. A complicare ulteriormente la situazione, entra in scena Sebastiano, che non era morto nel naufragio, dopo tutto. Dopo fraintendimenti, scambi di persona e giochi di parole, tutto è bene quel che finisce bene: Sebastiano e Olivia convolano a nozze, come Orsino e Viola e Sir Tobia e Maria, mentre Malvolio rimane l’unico beffato dalla vita e dall’amore.
Come dichiara il regista, “La dodicesima notte” non è tanto una commedia d’amore, quanto una commedia sull’amore. Tutti ne parlano, in Illiria, ma il sentimento assume i contorni di una malattia più che una benedizione, tant’è che si parla spesso di contagio e che l’amore stesso è idealizzato, donchisciottesco, sicuramente non reale.
E irreale appare anche la scena della rappresentazione, completamente occupata da un’alta scalinata verde acido, che si sviluppa partendo quasi dal bordo del palcoscenico e che è sormontata da un basso rilievo con putti e angioletti di ogni genere. Il colore opalescente della scena contrasta con i toni essenzialmente scuri dei costumi contemporanei indossati dai nove interpreti in scena (Viola e Sebastiano sono interpretato da un unico attore, scelta curiosa, quanto simbolica del rapporto tra i due gemelli), che occupano gradoni ben precisi della scalinata, a seconda del loro grado sociale.
Gli scambi, i giochi di parole e la musicalità del testo sono molto importanti nel teatro shakespeariano e Ortoleva e Bellini, che ha tradotto il testo, fanno un ottimo lavoro nel mantenerli il più possibile. A questo proposito, l’inserimento di brani musicali fuori testo suonati dal vivo da Francesca Osso/Feste, che merita una menziona a parte per bravura e presenza scenica, appare molto appropriato e contribuisce a rendere la commedia ancora più godibile per il pubblico moderno.
“La dodicesima notte” del Carcano finisce per essere uno spettacolo divertente e ironico, che strizza l’occhio a un’idea gender fluid* sempre più riconosciuta, se non proprio accolta, dalla società contemporanea.
Note
“La dodicesima notte (o quello che volete): “The Twelth Night Or What You Will” è una commedia in cinque atti scritta da William Shakespeare tra il 1599 e il 1601 e pubblicata postuma nel First Folio (1623).
William Shakespeare: 1564 – 1616, drammaturgo e poeta inglese, uno dei più grandi esponenti della letteratura occidentale di tutti i secoli.
Il Bardo: uno dei soprannomi più utilizzati di William Shakespeare
gender fluid: Termine inglese per riferirsi a un’identità di genere non fissa, ma mutevole a livello di identità personale e/o espressione.
Fonti e crediti fotografici
Teatro Carcano Milano
LA DODICESIMA NOTTE (O QUELLO CHE VOLETE)
di William Shakespeare
13 – 17 marzo 2024
traduzione Federico Bellini
adattamento e regia Giovanni Ortoleva
con (in ordine alfabetico) Giuseppe Aceto, Alessandro Bandini, Michelangelo Dalisi, Giovanni
Drago, Sebastian Luque Herrera, Anna Manella, Alberto Marcello,
Francesca Osso, Aurora Spreafico
scene Paolo Di Benedetto
costumi Margherita Baldoni
luci Fabio Bozzetta
progetto sonoro Franco Visioli
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse,
Teatro Carcano, Associazione Culturale Arca Azzurra
Rassegna La nuova scena a cura di Natalia Di Iorio