Anche quest’anno, il festival di performance art più noto in Italia, è pronto per presentare alcune fra le proposte più innovative della scena artistica internazionale, in quel di Santarcangelo di Romagna.
Dal 5 al 14 luglio si svolgerà la 49° edizione del Santarcangelo Festival, al terzo anno sotto la direzione artistica di Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino. Anche quest’anno, il festival di performance art più noto in Italia, è pronto per presentare alcune fra le proposte più innovative della scena artistica internazionale, in quel di Santarcangelo di Romagna. Il tema di questa edizione sarà Slow & Gentle, che suggerisce la necessità di assumere uno sguardo lento e delicato sul presente, per accogliere nuove e profonde prospettive sul contemporaneo. Quest’anno il visitatore sarà invitato, dunque, a vivere il Santarcangelo Festival lentamente e delicatamente, allentando la pressione del flusso informativo, la rigidità dei ruoli e dei confini disciplinari, grazie alla creazione di spazi intimi e forme di relazione insolite, che accorceranno le distanze tra artisti e pubblico, tra discipline e poetiche. All’interno della ricca programmazione che animerà la prima metà di luglio, segnaliamo il progetto di Francesca Grilli, artista associata del triennio, che abbiamo intervistato durante l’edizione 2018.
Nei giorni 6, 7 e dal 10 al 13 luglio, presso Porta Cervese, Francesca Grilli metterà in scena il suo nuovo progetto, pensato esclusivamente per il Festival. Con Sparks Francesca ribalta la relazione di potere tra bambino e adulto, chiedendosi cosa può accadere se si mette il potere di prevedere e plasmare il futuro nelle mani dei bambini. Un tema che non potrebbe essere più attuale, considerando l’attivismo di Greta Thunberg, impegnata a rivendicare l’ autorità dei giovani sul futuro che gli adulti stanno distruggendo.
“Considero ogni immagine poetica che spezza la nostra normale immaginazione e crea speranza una forma di ribellione contro il potere centrale. Considero potente e perturbante poter crescere e formare un bambino in modo che conservi e salvaguardi la meraviglia come pensiero sovversivo.” Francesca Grilli
Il progetto, dunque, vuole far riflettere sul seguente quesito: cosa accadrebbe se noi adulti ci mettessimo nelle mani dei bambini, affidando loro la facoltà di prevedere il futuro? Questa la premessa da cui si svilupperà una performance misteriosa, dalle tonalità mistiche, quasi esoteriche, che coinvolgerà adulti e bambini del territorio. Le attività, che Francesca ha organizzato con Benno Steinegger, hanno previsto una prima fase di formazione, durante la quale i bambini hanno imparato come leggere la mano, attraverso le sue linee, forma, colore e temperatura. In quattro giorni, i bambini hanno studiato i concetti base della chiromanzia, apprendendo come la personalità dell’individuo possa essere rappresentata e svelata dal corpo.
Dopo questa prima fase di studio, i bambini metteranno in scena l’atto performativo. All’interno di una stanza apposita, i bambini inizieranno a compiere un gioco misterioso, in attesa che gli adulti facciano il loro ingresso. Una volta che gli adulti entreranno nello spazio performativo vedranno questi bambini giocare quando, all’improvviso, uno di loro si allontanerà dal gruppo e si avvicinerà in silenzio al primo adulto, prendendogli la mano e iniziando la lettura. Ogni volta che un bambino eseguirà una lettura del palmo, indosserà un berretto in metallo disegnato da Francesca Grilli e modellato da Paola Villani. Terminata la lettura il bambino tornerà nel gruppo, dal quale un altro si staccherà e ripeterà il gesto con un altro adulto, e così via. Gli adulti non parleranno durante la performance, assumendo così il ruolo passivo di chi ascolta. Saranno i bambini gli unici che avranno il potere di esprimersi e di “stabilire le regole del gioco”. A suggellare questa atmosferica mistica e sacrale, l’artista ha lavorato con Roberto Rettura alla creazione di sonorità oracolari: sembrerà davvero di essere nella grotta della Sibilla!