Che cosa vede e cosa prova un bambino quando viene portato in un museo d’arte? Senza scrivere una sola parola (il libro è completamente illustrato, senza testo) My Museum ve lo farà scoprire, coinvolgendovi e consegnandovi nuovi spunti di riflessione. Imperdibile per genitori, zii, baby sitter… frequentatori di musei e gallerie.
Tutti ricordiamo cosa vuol dire andare, o meglio essere trascinati ad un museo da piccoli. File interminabili, noia assillante, e la ricerca continua di una distrazione dalle interminabili spiegazioni. Questo libro tutto di illustrazioni, senza testo, racconta il punto di vista di un piccolo visitatore di un museo d’arte. Mentre il protagonista rimane incantato dai tatuaggi di un visitatore e dai disegni creati dalla luce del sole sul pavimento, tra una corsa e un salto e una fugace amicizia con il custode, i capolavori che hanno segnato la storia dell’arte lo circondano, ammaliando il resto dei visitatori. Creando il mondo incantato dove vivere avventure.
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Due immagini da My Museum: “i tatuaggi di uno sconosciuto” e “a testa in giù nella sala di Rothko”
My Museum è un libro geniale, tutt’altro che scontato, che sta riscuotendo da tempo il giusto interesse e successo. Una visione tenera e profonda sul mondo dell’arte, leggero ma spunto di riflessione. Imperdibile per genitori abituali frequentatori di musei e gallerie, sprone a portare i più piccoli in giro per i luoghi dell’arte. Perché anche se l’attenzione non dovesse essere tutta focalizzata sulle opere in esposizione, l’arte si respira, e fa bene!