La fotoreporter ha raccontato gli anni della mafia nei suoi giorni più bui
Una delle fotografe italiane più conosciute al mondo, Letizia Battaglia, è morta a Palermo, all’età di 87 anni. Conosciuta come la “fotografa della mafia“, è riuscita a strappare primi piani ai boss e a rendere iconici gli arresti.
Battaglia ha iniziato la sua carriera nel 1969 presso il quotidiano italiano L’Ora di Palermo, si è poi trasferita a Milano, e insieme al fotografo Franco Zecchin fonda la sua agenzia fotografica.
È stata la prima a fotografare la scena in cui il politico italiano Piersanti Mattarella è stato ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980. In quella foto, si vede un giovane Sergio Mattarella, l’attuale Presidente della Repubblica, mentre cerca di far uscire suo fratello dalla macchina.
Battaglia una volta ha detto dei suoi scatti: “Mi hanno cacciato da ogni parte. Anche i miei colleghi non mi consideravano, mi guardavano dall’alto in basso. Ma le mie foto sono ancora lì, quelle degli altri no”.
L’archivio di Letizia Battaglia è diventato così una grande galleria di memoria collettiva e personale di quella che sarebbe stata poi soprannominata “l’Apocalisse palermitana”.
In quella serie emerge il forte impegno civile della fotografa, ma anche un senso di disgusto riguardo a quelle atrocità, che portava Letizia Battaglia a cambiare spesso soggetti e a occuparsi soprattutto di donne e di bambine.
Un altro celebre scatto è quello realizzato nel quartiere Kalsa in cui cattura l’immagine di una bambina con un pallone, e che riuscirà a ritrovare e ad abbracciare dopo 40 anni. Le sue fotografie sono state esposte in tutto il mondo e le hanno permesso di vincere prestigiosi riconoscimenti internazionali come il premio Eugene Smith.
Non mancava mai gli appuntamenti con le grandi storie e anche quando sembrava che la fotografia non avesse più nulla da darle, Letizia Battaglia ha trovato altri stimoli per continuare il suo lavoro.
Una delle sue ultime ricerche la riguarda in prima persona e racconta di quando, da giovanissima, diventò mamma e per lei cominciò la grande avventura della vita.
Cover Photo Credits: Courtesy Archivio Letizia Battaglia