Il MEET ospita Mauro Martino, artista e scienziato, per una talk su arte e intelligenza artificiale come introduzione alla mostra
Siamo stati al MEET per assistere alla prima talk della serie “MEET THE MEDIA GURU” dove l’artista e scienziato Mauro Martino ci ha parlato della sua produzione per arrivare a introdurre “Mapping the NFT Revolution” – la sua mostra che espone la storia del mercato d’arte digitale dagli albori fino ad oggi.
Chi è Mauro Martino?
Lo potete trovare nel Building 5 del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Cambridge, dove ogni anno tiene un corso sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella produzione artistica.
Scienziato, ma soprattutto artista, da anni lavora a opere che prevedono la partecipazione algoritmica.
Partendo dalla rappresentazione grafica dei dati, Martino crea arte che affascina per la sua bivalenza di significato: da un lato la traduzione analitica di fenomeni del reale in sculture e immagini, dall’altro la loro bellezza astratta e puramente estetica.
Il principio: Forma Fluens
Il primo progetto di cui ci parla è “Forma Fluens”, uno studio sulla rappresentazione grafica degli oggetti di uso comune che ha aperto una riflessione sui bias dell’intelligenza artificiale.
Utilizzando QuickDraw – videogioco che richiede ai partecipanti di realizzare un veloce disegno di un oggetto comune per testare se l’AI sarà in grado di riconoscerlo – sono stati analizzati gli stili di disegno di persone provenienti da tutto il mondo per identificare pattern di rappresentazione che segnalassero similitudini e differenze culturali.
150 Years of Nature
“Forma Fluens” è stato solo un punto di partenza della sperimentazione di Mauro Martino con l’AI.
I suoi lavori successivi hanno continuato a indagare l’intelligenza artificiale come mezzo creativo.
“A network of science: 150 Years of Nature” è un progetto a cui Mauro Martino ha collaborato in occasione del 150° anniversario della rivista scientifica Nature.
Un datafilm che illustra le infinite connessioni tra paper di ricerca rappresentando con un enorme network di forte impatto visivo il contributo fondamentale della rivista per il progresso scientifico.
Mapping the NFT Revolution
Il MEET ospita la mostra che Martino ha realizzato per raccontare la storia della Crypto Arte. Un percorso immersivo che si compone di 5 step.
Nel primo lo spettatore sarà travolto da una pioggia di immagini, le più significative per l’evoluzione dell’estetica digitale.
Da qui il percorso prosegue con riproduzioni delle opere che hanno fatto la storia degli NFT generate da AI, rappresentazioni in 3D di network che raccontano somiglianze tra gli NFT sul mercato per individuare i pezzi più unici, network che raccontano i rapporti di scambio e i comportamenti di consumo del mercato e animazioni che ripercorrono la storia dell’arte digitale partendo da Frieder Nake.
“Mapping the NFT Revolution” è aperta fino al 28 settembre. Vi consigliamo di visitarla, qui maggiori informazioni.