Si intitola “Déplacé·e·s” la mostra di JR ospitata nelle Gallerie d’Italia di Torino fino al 16 luglio 2023 e curata da Arturo Galansino.
Combinando diversi linguaggi espressivi tra fotografia, arte pubblica e impegno sociale, il fotografo francese JR porta fino al 16 luglio 2023, all’interno degli spazi delle Gallerie d’Italia di Torino, la realtà e riflessioni sulla fragilità sociale.
«Non sono un artista engagé, ma engageant» dichiara JR, sostenendo che il suo operato sia basato sul lavorare con la gente, coinvolgendola per trovare un’immagine che piaccia e che abbia senso per loro.
Così JR, partito dalla banlieu parigina, porta la sua arte in tutto il mondo attraverso interventi di arte pubblica in grado di interagire con grandi numeri di persone e, soprattutto, attivare intere comunità.
Dalle favelas brasiliane alle carceri californiane, dalla Pyramide del Louvre alle piramidi egiziane e molto altro, JR vuole creare un punto di riflessione sulle difficili condizioni in cui versano migliaia di persone in tutto il mondo.
Il progetto Déplacé·e·s
Cominciato nel 2022, il progetto Déplacé·e·s si fa portavoce dei problemi dei migranti e dei rifiugiati che, oltre ad essere argomenti fortemente attuali, fanno parte dell’indagine del fotografo da diverso tempo.
In questa mostra vengono raccolte per la prima volta alcune immagini scattate dall’artista in zone di crisi come l’Ucraina in guerra, i campi profughi di Mugombwa in Ruanda, in Colombia, in Mauritania e nella vicina Lesbo, in Grecia.
L’arte di JR crea così un impatto sulla società e coinvolge pubblici esclusi dai settori culturali con le parole d’ordine libertà, immaginazione, creatività e partecipazione.
«L’arte può cambiare il mondo. – afferma JR – Pensavo fosse impossibile ma tutti possono fare qualcosa. Quando ho visto i miei progetti prendere vita ho pensato che veramente si può cambiare la percezione del mondo».
Il percorso espositivo
Ad accogliere il visitatore, la scalinata d’entrata alle Gallerie d’Italia è stata trasformata in un trompe l’œil, un’illusione ottica con cui è possibile interagire.
Nelle sale del Museo si potranno trovare le opere immersive di JR, frutto di incontri e di azioni di arte pubblica, in cui i visitatori possono ripercorrere i viaggi che hanno portato l’artista a confrontarsi con le migrazioni forzate.
Video, fotografie, sculture in legno e allestimenti scenici con grandi teli raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le sue visite nei campi profughi. Le opere creano così una grande installazione site-specific che ha l’intento ultimo di sensibilizzare e coinvolgere i visitatori con le opere di scala monumentale, rendendo ancora una volta il pubblico protagonista dei suoi viaggi, il vero fil rouge del progetto.
La performance in piazza San Carlo
Il 7 febbraio oltre 1200 persone hanno preso parte a Torino, in piazza San Carlo, alla performance collettiva realizzata dall’artista JR per portare nella piazza e nelle vie adiacenti.
Cinque gruppi di persone, reclutate attraverso una call pubblica, hanno trasportato cinque teloni sui quali sono raffigurati le immagini di JR dei bambini Valeriia (Ucraina), Thierry (Ruanda), Andiara (Colombia), Jamal (Mauritania), Mozhda (Grecia), anticipando così l’apertura della mostra.
«Su ogni telone – racconta il curatore della mostra Arturo Galansino – è stato raffigurato uno dei bambini fotografati nei cinque campi profughi in cui JR ha lavorato» e si sono ricongiunti in piazza San Carlo creando una coreografia.
«Si è creata così una sorta di mobilitazione sociale – continua Galansino –, una collaborazione fra persone che non si conoscono ma che spontaneamente hanno aderito a questa iniziativa».
Anche l’artista JR ha partecipato alla performance: «Ho voluto rappresentare in piazza San Carlo l’energia e la leggerezza dei bambini che ho incontrato nei miei viaggi».