Nella storia, le opere d’arte, sono state vittima di trafugamento da sempre, a partire dall’impero romano che si appropriava della statuaria greca per adornare palazzi, ville e templi, sino ad arrivare alla seconda guerra mondiale, che la vede far razzia di ogni tipo di bene. In tempi antichi si trattava in genere del bottino di guerra: il vincitore si appropriava delle opere del nemico e le portava in patria come segno di trionfo e umiliazione dei vinti. È così che arrivarono a Venezia anche i quattro splendidi cavalli bronzei di età ellenistica prelevati dall’ippodromo di Costantinopoli dai crociati, all’inizio del XIII secolo.
Famosi e numerosi sono anche i furti d’arte detti “su commissione”, dove un committente incarica un ladro esperto affinché gli porti l’opera richiesta, a qualunque condizione. L’arte è una delle merci più preziose al mondo e non stupisce dunque che musei e gallerie siano spesso prese di mira da bande di ladri che progettano colpi redditizi.
Secondo il più grande database di arte scomparsa al mondo sono oltre 700 mila gli oggetti d’arte, d’antiquariato e da collezione ritenuti smarriti, rubati o saccheggiati. Molti di questi, e tra i più preziosi, sono dipinti d’autore di cui conosciamo l’esistenza ma non il luogo in cui oggi sono ubicati.
Ogni anno la lista diventa purtroppo più ampia.
Qui presentiamo alcuni capolavori che allo stato dell’arte ancora risultano dispersi.
1. Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, 1600, Caravaggio, olio su tela.
Il furto della prestigiosissima tela avvenne nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 nell’Oratorio di san Lorenzo, a Palermo in Sicilia. Il dipinto era appeso sopra l’altare e misurava quasi sei metri quadrati. Un capolavoro di magnificenza pittorica. A causa delle sue grandi dimensioni il ladro rimosse il dipinto dalla cornice originaria per poterlo trasportare con maggiore facilità. Il luogo sacro fu probabilmente saccheggiato dalla mafia siciliana, che trafugò il Caravaggio e altri pezzi di valore.
2. Le Pigeon aux Petits Pois, 1911, Pablo Picasso, olio su tela.
Il dipinto, splendore del maestro cubista, diventò oggetto di un grande furto nel Maggio del 2010. Rubato insieme ad altri quattro capolavori, l’opera d’arte di Picasso è stata portata via dal “Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris”. I dipinti furono anche rimossi dalle loro cornici in maniera precisa e delicata. Nel 2011 un uomo venne condannato per il furto e durante gli interrogatori dichiarò di aver gettato l’opera d’arte in una pattumiera dopo essere stato indagato dalla polizia. Tuttavia, la credibilità di questa versione è nettamente dubbia.
3.The Just Judges, 1432, Jan van Eyck, olio e tempera su legno.
Rubato nel 1934, il dipinto faceva parte del Polittico dell’Agnello Mistico nella cattedrale di san Bavone a Gand, in Belgio. Realizzata tra il 1426 e il 1432, si ritiene che il pannello raffiguri diversi personaggi dell’epoca insieme agli stessi Jan e Hubert van Eyck. Stranamente, i Giusti Giudici, è stata l’unica parte della pala d’altare, a 12 pannelli, a essere stata rubata. Inoltre i ladri lasciarono una nota, scritta in francese, che recitava: “Preso dalla Germania dal Trattato di Versailles”. Il pannello fu sostituito nel 1945 da una copia dell’artista belga Jef Van der Veken, che applicò uno strato di cera sulla copia per simulare la patina originale e assicurarsi che si fondesse visivamente con il resto della pala d’altare. Il governo belga rifiutò le numerose richieste di riscatto ricevute, e nonostante le speculazioni sull’identità del ladro siano molte, il pannello è ancora mancante.
4. I Papaveri, 1887, Vincent Van Gogh, olio su tela
Rubato dal Museo “Mohamed Mahmoud Khalil” al Cairo, nell’agosto del 2010, si ritiene che Van Gogh abbia dipinto quest’opera tre anni prima del suo suicidio.
Il furto del 2010 non è stato, però, il primo per questa celebre opera d’arte, essa infatti era già stata trafugata nello stesso museo nel giugno del 1977. Dopo una lunga operazione di ricerca, venne ritrovata dieci anni dopo in Kuwait e poche ore dopo avvenne il secondo furto.
5. Il concerto, 1667, Vermeer, olio su tela.
Oggetto di una grande rapina che si svolse nel Marzo del 1990 all’ “Isabella Stewart Gardner Museum di Boston”. Due uomini, travestiti da agenti di polizia, fecero irruzione nel museo dichiarando di rispondere a una chiamata d’urgenza. Dopo aver legato le guardie, i malviventi rubarono 13 dipinti, inclusa questa famosa opera d’arte di Vermeer, per un valore totale di 500 milioni di dollari. Fu il più grande furto di opere d’arte della storia. Il valore stimato del suddetto dipinto si aggira attorno ai 200 milioni di dollari, il che lo rende l’opera d’arte più preziosa al mondo non ancora stata recuperata.
(To be continued…)