“Alfabeto interiore” arriva a Radincondoli (SI)

Il festival di Radicondoli “Alfabeto interiore“, sotto la direzione di Massimo Luconi, inaugura sabato 13 luglio con Franco Arminio, figura centrale della poesia italiana, che alle ore 21.30 presenterà “Il sacro minore”. Arminio esplora la sacralità delle piccole cose usando una poetica minimalista.

La poesia è uno degli elementi chiave del festival, con percorsi narrativi di grande forza e rilevanza sociale. Maria Elena Romanazzi, accompagnata dal violoncello di Lamberto Curtoni, introdurrà il pubblico all’opera di Sante Notarnicola, il cui percorso poetico è segnato da un profondo senso di riscatto e umanità. La tormentata storia d’amore tra Dino Campana e Sibilla Aleramo verrà raccontata da Luca Lazzareschi e Simona Nasi, accompagnati dalla musica di Antonio Aiazzi, fondatore del gruppo rock Litfiba.

Una giornata sarà dedicata alla poesia e alla letteratura palestinesi, con Lino Musella e Dalal Suleiman che introdurranno le opere di autori palestinesi. Umeed Alì, poeta pakistano che scrive in italiano, verrà presentato da Arianna Scommegna, con musiche di Rashi Batt e Ustad Tari Gulrez, creando un’atmosfera che fonde spiritualità e antica filosofia.

Il festival ha sempre avuto una vocazione multiculturale, ospitando spettacoli e residenze artistiche internazionali. Quest’anno, la compagnia teatrale senegalese Phoenix Theatre sarà parte integrante del programma e Awa Ly, cantante franco-senegalese, arricchisce l’offerta con elementi della cultura senegalese mescolando ritmi jazz, pop e tradizione africana.

Una particolare attenzione è dedicata alla nuova drammaturgia italiana, con un campus per giovani attori, scrittori e registi. Verranno presentati spettacoli e work in progress, incluso un omaggio a Massimo Sgorbani, recentemente scomparso, con la partecipazione di Federica Fracassi. Dacia Maraini leggerà il suo inedito “Norma 44”.

Un evento speciale sarà dedicato a Luca Ronconi, con un incontro curato da Oliviero Ponte di Pino, Roberta Carlotto e Fausto Russo Alesi, seguito dalla proiezione del documentario “La scuola d’estate, Luca Ronconi a Santa Cristina” di Iacopo Quadri e uno spettacolo di Russo Alesi.

Maria Cassi ritorna con la sua poetica comica e surreale, mentre Maddalena Crippa presenta un lavoro su Etty Hillisum. La compagnia Atir, la Galleria Toledo di Napoli, e giovani compagnie come Factory Tac e Monstera, insieme a Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, daranno il loro contributo con un’offerta molto varia. Silvia Battaglio presenta “La sposa blu,” un raffinato esempio di teatro di figura e danza.

La collaborazione con l’Accademia Chigiana continua con un concerto degli allievi del corso di clarinetto. La formazione è parte integrante del festival, con progetti rivolti tanto alle professioni artistiche quanto tecniche e organizzative.

Il festival include progetti drammaturgici che fondono parola e musica, come l’omaggio a Violeta Parra con Flo e Francesco Argirò, e il poema musicale di Mirio Cosottini con Fernando Maraghini.

In programma ci sono anche tre grandi concerti: la musica celtica dei Whisky Trail, la voce di Awa Ly, e Nada con un concerto su Piero Ciampi. Il 28 luglio si terrà la quindicesima edizione del Premio Radicondoli, con una giuria che include Valeria Ottolenghi, Rossella Battisti e altri esperti.

L’arte contemporanea trova spazio con “Paesaggi Contemporanei” dal 13 luglio al 25 agosto, curato da Fabio Gori. Claudia Losi, Franco Ionda e Fabio De Poli presentano interventi e mostre. La collezione permanente delle edizioni precedenti sarà visitabile, e ci sarà la proiezione del documentario “White Cube,” che racconta la costruzione di un centro d’arte contemporanea in Congo, grazie alla collaborazione tra l’artista Renzo Martens e una cooperativa di lavoratori congolesi.

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