“I Tesori d’Italia – I grandi capolavori”, resterà visitabile fino a dicembre 2025 a Villa Aurea della Valle dei Templi di Agrigento, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento, prodotta dal Consorzio Progetto Museo e patrocinata dal Ministero della Cultura.
Le opere in mostra saranno sessanta, provengono da ogni regione italiana e coprono sette secoli di storia dell’arte. Agrigento, designata Capitale della cultura italiana per il 2025, sarà il palcoscenico ideale per celebrare la ricchezza del patrimonio artistico e culturale italiano, in uno dei siti archeologici più prestigiosi d’Italia e Patrimonio dell’Unesco.
La mostra è strutturata in tre allestimenti differenti che si alterneranno per presentare tutte le opere, tra dipinti e sculture, provenienti dai principali musei civici, regionali e nazionali, oltre che da collezioni private.
La prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, offre un vero e proprio “red-carpet” anticipatorio delle celebrazioni del 2025, presentando un excursus storico che vede protagoniste le opere di artisti come Domenico Cagini dalla Sicilia, Pietro Cavaro dalla Sardegna, Nicolò dell’Arca dalla Puglia, Marco Cardisco dalla Calabria, Michele Tedesco dalla Basilicata, il Battistello dalla Campania, Antonio Finelli dal Molise, Perugino dall’Umbria, Carlo Maratti dalle Marche, Giacomo Balla dal Lazio, Saturnino Gatti dall’Abruzzo, Giovan Battista Langetti e Bernardo Strozzi dalla Liguria, Guido Cagnacci e Vitale da Bologna dall’Emilia-Romagna, Lippi-Botticelli dalla Toscana, Bartolomeo Montagna dal Veneto, Luigi Bonazza dal Trentino-Alto Adige, Pierpaolo Pasolini dal Friuli-Venezia Giulia, Adolf Wildt e Giovanni Girolamo Savoldo dalla Lombardia, Sodoma dal Piemonte e Italo Mus dalla Valle d’Aosta.
Le opere esposte provengono da importanti istituzioni museali italiane, tra cui il Polo Museale di Salemi, i Musei Nazionali di Cagliari, la Fondazione Cavallini Sgarbi, il Museo dell’Ottocento di Pescara, la Fondazione Di Persio – Pallotta, la Pinacoteca Civica “F. Podesti” di Ancona, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Nazionale d’Abruzzo, il Museo della Città di Rovereto, il Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, il Museo Civico di Viterbo, il Mart di Rovereto, l’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux, le Gallerie dell’Accademia di Venezia e il Museo Regionale Castello Gamba della Valle d’Aosta.
Nel 2025, l’esposizione raggiungerà il suo culmine con opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e la Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, sostenuta da un Protocollo d’Intesa. Il Comitato d’Onore della mostra sarà composto dai venti Presidenti di Regione, creando un tavolo istituzionale senza precedenti.