La mostra “La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum”, inaugurata il 19 ottobre 2024 presso la Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce, offre uno sguardo affascinante e variegato su una delle regioni più iconiche d’Italia attraverso l’obiettivo di alcuni dei più importanti fotografi della celebre Agenzia Magnum. Curata da Walter Guadagnini, storico della fotografia e Direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, l’esposizione raccoglie 35 scatti realizzati da 12 fotografi internazionali che hanno immortalato la Puglia nei suoi molteplici aspetti culturali, sociali e paesaggistici. L’evento rappresenta non solo un tributo alla bellezza della regione, ma anche una testimonianza del rapporto profondo che i fotografi Magnum hanno sviluppato con questo territorio nel corso degli anni.
Tra gli autori presenti, David Seymour, co-fondatore di Magnum insieme a Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, spicca per l’intensità dei suoi scatti in bianco e nero, che rivelano un’intima connessione con le persone e i paesaggi pugliesi. Le sue immagini esplorano il vissuto quotidiano della regione con una sensibilità che traspare nella cura dei dettagli e nella capacità di cogliere l’anima dei soggetti. Herbert List, fotografo tedesco affascinato dal Mediterraneo, offre invece una visione della Puglia, in particolare delle città di Bari e Lecce, che riflette la sua passione per la luce e l’architettura, raccontando con delicatezza un territorio in bilico tra tradizione e modernità.
Le difficoltà del dopoguerra e la successiva rinascita degli anni Cinquanta e Sessanta sono raccontate attraverso l’occhio sensibile di David Hurn, mentre le immagini a colori di Ian Berry e Burt Glinn catturano la bellezza naturale di luoghi iconici come Alberobello, con le sue singolari strutture architettoniche che continuano a incantare i visitatori. Questi scatti evidenziano il fascino duraturo della Puglia, con una particolare attenzione alla simbiosi tra uomo e paesaggio, una tematica centrale in molti lavori Magnum.
Il tema del rapporto tra terra e mare, pilastri della vita pugliese, viene esplorato da Bruno Barbey, Stuart Franklin e Guy Le Querrec. I loro scatti in bianco e nero, realizzati in tempi diversi, raccontano i mestieri tradizionali che da secoli caratterizzano l’economia e la cultura del territorio. Dalla pesca alla coltivazione, queste immagini testimoniano un legame profondo con il mare e la terra, che tuttora rappresentano l’essenza della vita in Puglia.
La mostra si spinge poi fino ai giorni nostri, documentando i cambiamenti legati all’esplosione del turismo di massa. In questo contesto, la visione ironica e dissacrante di Martin Parr ritrae la Puglia come una regione che si trova ad affrontare le sfide della modernità, tra folklore e globalizzazione. Le immagini di Parr mostrano un lato diverso della regione, dove la tradizione si confronta con la contemporaneità, spesso in modo sorprendente e talvolta paradossale. A completare il racconto visivo della Puglia, troviamo i lavori di Patrick Zachmann e Harry Gruyaert, che con una poetica nostalgia catturano la vita quotidiana nelle città e nelle campagne pugliesi. Gallipoli, in particolare, diventa uno scenario privilegiato per gli scatti di Zachmann, che riesce a restituire l’atmosfera di una città sospesa tra passato e presente, tra memoria storica e contemporaneità.
Infine, lo sguardo di Ferdinando Scianna, fotografo siciliano legato alla Puglia per oltre trent’anni, chiude idealmente il percorso espositivo. Le sue fotografie celebrano l’identità unica della regione, immortalando tanto le sue architetture quanto le sue persone con un approccio che mette in luce sia le persistenze che i cambiamenti. Scianna ha saputo cogliere l’essenza più profonda della Puglia, offrendone una visione autentica che oscilla tra tradizione e innovazione.
La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato in tre lingue (italiano, francese e inglese), pubblicato da Dario Cimorelli Editore, che contiene una ricca selezione delle opere esposte e note biografiche sui fotografi. “La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum” rappresenta così un’importante occasione per riflettere su una regione che, attraverso lo sguardo di questi grandi maestri della fotografia, rivela la sua complessità e il suo fascino intramontabile.
