Dal 3 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025, l’ADI Design Museum di Milano ospita la mostra Architecture for Dogs, un progetto visionario che esplora il rapporto tra architettura, design e mondo animale. Curata da Kenya Hara, designer giapponese di fama internazionale, la mostra propone un nuovo approccio alla pet-tecture, trasformando lo spazio destinato ai cani in un luogo di interazione, inclusività e bellezza.
L’esposizione, alla sua prima edizione italiana, si presenta in una veste inedita con due nuove architetture firmate da Giulio Iacchetti e Piero Lissoni, realizzate da Riva 1920. Questi progetti, come l’intera mostra, vanno oltre la semplice funzionalità, ponendo al centro il legame tra esseri viventi e ambiente costruito. L’idea centrale di Architecture for Dogs è quella di ribaltare la visione antropocentrica degli spazi abitativi, facendo del cane un protagonista consapevole del design, con un habitat pensato per rispondere alle sue esigenze e rafforzare la relazione con il proprio umano.
Tra le opere in mostra si trovano creazioni straordinarie, come una cuccia verticale che permette al cane di guardare negli occhi il padrone, tappeti freschi per le razze più pelose o panchine che fondono design e praticità. Le architetture sono firmate da alcuni dei più grandi nomi dell’architettura contemporanea, tra cui Kengo Kuma, Kazuyo Sejima, Shigeru Ban, Toyo Ito, Sou Fujimoto e molti altri. Ogni progetto indaga nuove modalità di coabitazione, esplorando come il design possa diventare un linguaggio universale che accomuna tutte le specie viventi.
L’allestimento, curato dallo stesso Hara, si sviluppa come una costellazione di isole espositive, ognuna delle quali racconta una diversa interpretazione dello spazio condiviso tra uomo e cane. Accompagnati da approfondimenti fotografici e video, i progetti esposti stimolano riflessioni sul design come ponte tra sensibilità animale e umana, evocando un senso di appartenenza e riconoscimento anche nei cani stessi.
L’inclusività è al centro di Architecture for Dogs: i visitatori possono accedere gratuitamente ai disegni e alle istruzioni per realizzare le opere attraverso il sito ufficiale del progetto. Questa dimensione partecipativa invita a sperimentare direttamente la creatività esposta, creando una comunità globale che interpreta e condivide il design con i propri amici a quattro zampe.
Un aspetto che arricchisce ulteriormente la mostra è la collaborazione con la maison Giorgio Armani, che insieme a Poldo Dog Couture ha realizzato una capsule collection dedicata agli animali domestici. Unendo design funzionale e stile senza tempo, questa collezione riflette il crescente interesse della moda verso un’estetica che include anche i cani come protagonisti.
Milano, con la sua lunga tradizione di amore per gli animali e di attenzione al design, rappresenta il contesto ideale per ospitare questa mostra. Come sottolinea Luciano Galimberti, presidente di ADI, “Architecture for Dogs si inserisce perfettamente nella visione dell’ADI Design Museum come luogo di ricerca e dialogo, aperto a tutte le dimensioni della vita contemporanea, sia umana che animale. Essere uno dei pochi musei in Italia a consentire l’accesso ai cani nei suoi spazi espositivi rappresenta un importante segnale di apertura e inclusività.”
L’ADI Design Museum non è solo il palcoscenico di questa mostra, ma anche uno degli attori principali nel ripensare il ruolo del design nella società contemporanea. Architecture for Dogs offre al pubblico l’opportunità di riflettere sul valore delle relazioni tra specie, dimostrando come il design possa essere non solo funzionale, ma anche un atto d’amore e rispetto verso la natura e la diversità.
Questa esposizione, con la sua combinazione di sperimentazione progettuale, ironia e profondità critica, ridefinisce i confini del design. Non si tratta semplicemente di creare oggetti o spazi, ma di interrogarsi su come vivere meglio insieme, umani e animali, in una logica di reciproca appartenenza. Architecture for Dogs non è solo una celebrazione estetica, ma una piattaforma per ripensare il nostro rapporto con l’ambiente e con gli altri esseri viventi che lo abitano.