Nell’inverno del 2025, l’offerta culturale di Mantova si amplierà in modo significativo con l’inaugurazione di un nuovo polo culturale: la città del Rinascimento accoglierà un museo d’arte contemporanea destinato a ospitare la Sonnabend Collection, una delle più importanti collezioni private del Novecento. Questa raccolta eccezionale, testimonianza rilevante dei movimenti artistici della seconda metà del Novecento, verrà esposta permanentemente all’interno del duecentesco Palazzo della Ragione, con un allestimento curato da Federico Fedel e sotto la direzione artistica di Mario Codognato che, nell’intervista che segue, ha svelato alcune anticipazioni.
Il museo, il cui progetto è nato dalla collaborazione tra il Comune, la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, accoglierà opere rappresentative di correnti artistiche che vanno dal New Dada, alla Pop Art, dall’Art Povera, alla body art. Sia nella scelta di esporre in Italia la collezione di Sonnabend, sia nella volontà di far dialogare artisti americani ed europei nelle sale espositive, emerge il ruolo di ponte tra i due continenti svolto dai coniugi Sonnabend, i quali sono stati protagonisti nel promuovere l’arte americana in Europa e gli artisti europei in America.

Partiamo dall’inizio: come è nata l’idea di portare a Mantova parte della collezione Sonnabend?
I Sonnabend non solo hanno messo insieme una delle collezioni più significative dell’arte della seconda metà del Novecento, ma sono sempre stati generosissimi nel condividerla con il grande pubblico e nell’esporla regolarmente in musei e istituzioni culturali in tutto il mondo. Nel nuovo millennio una parte considerevole della collezione è stata esposta, per esempio, in vari musei italiani, dal Madre di Napoli quando lavoravo lì, al Mart di Rovereto e più recentemente a Ca’ Pesaro a Venezia.
Tutti abbiamo pensato, però, che fosse arrivato il momento che la collezione trovasse una collocazione dedicata e più permanente e così, con la lungimiranza della amministrazione comunale mantovana, si è arrivati a questo straordinario progetto di Palazzo della Ragione.

“Mantova, la città del Rinascimento, entrerà nella mappa internazionale dell’arte contemporanea”: queste le parole del sindaco Mattia Palazzi. Come dialogherà la temporalità del contemporaneo con il contesto culturale rinascimentale?
L’arte è sempre contemporanea. È un dialogo costante e al contempo una cesura costante con l’arte del passato. E ovviamente la doppia offerta, capolavori del Rinascimento e capolavori della contemporaneità nello stesso territorio, rappresenta un’occasione eccezionale per la città.
Quali sono gli obiettivi principali che si pone per la dirigenza del Museo?
L’obiettivo è far diventare la collezione Sonnabend, il progetto del Palazzo della Ragione, un punto di riferimento per chiunque si occupi o interessi di arte contemporanea. Ma anche di far conoscere i linguaggi del contemporaneo a un pubblico il più vasto possibile.

Da quali criteri è stata guidata la scelta delle opere? Oltre all’esposizione permanente, saranno previste iniziative ed eventi collaterali?
Le opere che verranno esposte rappresentano al più alto livello i grandi movimenti che hanno caratterizzato il secondo Dopoguerra, dal New Dada americano alla Pop Art, dall’arte concettuale a quella minimalista, dall’Arte Povera italiana alla pittura tedesca degli anni Ottanta, dalle ricerche sulla fotografia alla body art, con tutte le loro specificità e declinazioni. Sicuramente non sarà un museo chiuso, ma sempre pieno di attività temporanee e collaterali.
Le opere in esposizione arrivano in parte da Ca’ Pesaro, dove sono conservati altri pezzi della Collezione Sonnabend. C’è l’intenzione di creare accordi di collaborazione e progetti comuni con questa o altre istituzioni veneziane?
Spero che avremo collaborazioni in tutto il mondo e da tutto il mondo. Questa sarà una priorità, una parte integrante della mission di questo progetto.