Dopo un anno di pausa forzata, la fiera d’arte moderna e contemporanea di Basilea torna in presenza con “grandi” novità!
Il mondo dell’arte non aspettava altro: dopo un lungo anno di pausa, Art Basel torna in presenza dal 24 al 26 settembre, pronta a stupire collezionisti, galleristi e artisti con rinnovata energia.
Ad aprire le danze come da tradizione spicca la sezione Art Basel Unlimited: oltre 16 mila metri quadrati di spazio espositivo accolgono 62 progetti indipendenti con opere dalle dimensioni decisamente monumentali.
Per artisti e gallerie non ci sono limiti: Untitled per la prima volta è curata da Giovanni Carmine, direttore della Kunst Halle Sankt Gallen.
Tra le opere oversize in mostra troviamo Bread House, monumentale lavoro da 3 milioni di dollari di Urs Fischer proposto da Jeffrey Deitch, visibile all’ingresso della fiera e costruita con il pane fresco della più antica panetteria di Zurigo, città natale dell’artista.
“Il mercato è molto orientato verso i dipinti, ma sono sempre stato ispirato da opere concettuali come questa“, ha affermato Deitch.
Alcuni lavori, progettati per l’edizione 2020 della fiera, hanno dovuto aspettare quest’anno per fare il loro debutto, come il corpus di opere Dark Windows creato da Sean Scully e presentato dalla galleria Kewenig and Lisson.
Altro progetto interessante è quello di Hauser & Wirth, che presenta in fiera le opere di tre artisti – Roni Horn, John Chamberlain e Frank Bowling – con prezzi che vanno da $ 750.000 a $ 5,5 milioni.
“Non potrei essere più felice di tornare di nuovo “di persona“, ha affermato Iwan Wirth durante l’anteprima. “Coloro che espongono e partecipano hanno fatto il possibile e sono stati premiati perché nessuna esperienza di fiera d’arte può essere paragonata a Unlimited in termini di ambizione e portata. L’atmosfera sul campo ad Art Basel è come una riunione”.
La presenza italiana non manca: Lia Rumma presenta una grande installazione a parete di Ettore Spalletti, Rosa Delicata (2013) dove, come dichiarato dall’artista “penso al rosa come al colore dell’incarnato, che non è mai fisso, ma si trasforma continuamente in base allo stato d’animo che sperimentiamo. Ogni giorno è diverso. I pittori del XIV secolo erano soliti mettere il verde sotto il rosa per ottenere il colore della carne pallida”.
La galleria A Arte Invernizzi sorprende e propone una monumentale installazione Pittura B/GR di Pino Pinelli dove 100 elementi di forme bianche e grigie si stagliano ritmate sulla parete: la pittura torna nella sua “fisicità”.
Di grande fascino è il monumentale arazzo in tre parti presentato dalla galleria Lévy Gorvy in collaborazione con il dealer Vito Schnabel intitolato The Senses (Sight, Taste and Hearing) dell’artista napoletano che da anni vive a New York Francesco Clemente, che evidenzia il continuo impegno e legame con la cultura visiva indiana contemporanea.
E se non puoi visitare dal vivo Art Basel Unlimited hai sempre la possibilità di vedere le opere grazie alla tecnologia con Art Basel OVR
Cover Photo Credits: Courtesy Art Basel 2021