La visione della direttrice di restituire vita culturale a Kiev potrebbe diventare realtà grazie alla 17ª edizione di Manifesta nel 2028
È iniziata da poco la quattordicesima edizione di Manifesta, ma la biennale itinerante ha già lo sguardo aperto al futuro.
Hedwig Fijen, fondatrice e direttrice dell’evento, ha proposto durante la conferenza inaugurale di Manifesta 14 lo scorso luglio di organizzare la diciassettesima edizione a Kiev.
Nel 2028 lo spettacolo d’arte contemporanea più famoso d’Europa potrebbe avere sede nella capitale ucraina, aiutando il paese con fondi e finanziamenti volti alla ricostruzione delle strutture architettoniche.
Nei prossimi sei anni, Manifesta potrebbe attivamente contribuire al rafforzamento dell’ecosistema culturale e infrastrutturale di Kiev, ha dichiarato Hedwig Fijen.
Fondatrice della mostra nomade, Hedwig Fijen dal 1993 si impegna per far sì che Manifesta aiuti le città europee a trasformarsi attraverso la cultura, portando finanziamenti governativi extra per le attività culturali e il turismo.
Un giusto compromesso tra etica ed estetica. «Manifesta è nata in un periodo in cui cominciavano a essere abbattuti i muri, il ruolo di Manifesta, l’identità stessa di Manifesta – in bilico tra un’autonoma biennale artistica di espressioni simboliche e uno strumento politico e civile di cambiamento sociale – è oggi più commovente che mai. Credo nel potere della creazione e dell’immaginazione e credo che con il potere visionario di creatori e spettatori di tutte le discipline, possiamo abbattere questi muri che sono attualmente in fase di ricostruzione» ha dichiarato la direttrice durante nel suo discorso di premiazione come European Cultural Manager of the Year 2019.
La proposta di Manifesta 17 a Kiev
La proposta è un’iniziativa congiunta della Fondazione Manifesta e dell’istituto ucraino per la cultura. Nella visione della direzione dell’evento c’è anche la possibilità di “adottare” le istituzioni artistiche ed educative ucraine, al fine di sostenerle nelle operazioni di riqualifica.
Qui entrerebbero in gioco tutti gli enti coinvolti da Manifesta, tra cui le città ospitanti delle scorse edizioni come Zurigo, Rotterdam e Palermo.
Sarà il board esecutivo a decidere se il progetto di Manifesta 17 potrà prendere avvio o se sarà selezionata un’altra la città candidata.
La proposta della direttrice Hedwig Fijen viene infatti avanzata in seguito a una lettera di richiesta della capitale ucraina, come previsto dall’iter di candidatura.
Kiev aveva già fatto domanda altre due volte, ma non era mai stata selezionata come città ospitante.
La proposta nel suo complesso è stata invece accolta con entusiasmo dalla delegazione ucraina e dal lato europeo e bisognerà attendere alcuni mesi per una conferma in merito all’edizione 2028.