Il cortometraggio di Tate Kids spiega le origini, lo sviluppo e i principali protagonisti del movimento artistico.
Se la mission di un museo è quella di diffondere la conoscenza dell’arte e aumentarne l’interesse da parte del pubblico, istituzioni storiche come la Tate modern centrano l’obiettivo in pieno, impegnandosi anche nella formazione artistica dei bambini.
Tate Kids si rivolge a un pubblico di bambini dai cinque ai dodici anni, consentendo loro di iniziare ad apprezzare l’arte, attraverso contenuti colorati e divertenti e programmi educativi in contesti sia formali che informali.
Recentemente, sul canale YouTube di Tate Kids, ha fatto la sua comparsa il cortometraggio realizzato dalla Tate di Londra What is Cubism? che in poco più di cinque minuti spiega ai più piccoli le origini, lo sviluppo e i principali protagonisti del movimento artistico diffuso dei primi anni del Novecento.
Il corto inizia con la reazione del grande artista Henri Matisse nel vedere le tele dipinte da Georges Braque, realizzate a partire da poster strappati di notte dai muri della Parigi del 1908. “Sono fatte di piccoli cubi!” esclama. Ecco che il movimento artistico del Cubismo ha origine.
Elemento importante è l’amicizia tra i pittori Braque e Picasso, che il corto descrive come due personalità differenti: il primo solitario e misterioso, il secondo aperto e socievole.
Sono numerose le influenze provenienti da tutto il mondo: le stampe giapponesi, le sculture africane e ispirati da uno degli avvenimenti storici più importanti dello scorso secolo – il primo volo dei fratelli Wright su un aereo – avevano l’obiettivo di stupire il pubblico rappresentato gli oggetti da vari punti di vista.
Il corto inoltre spiega le varie correnti all’interno del Cubismo stesso: il Cubismo Sintetico e quello Analitico. In poche e semplici parole, argomenta descrivendo il primo come scomposizione di oggetti mostrati da più angolazioni, il secondo come combinazione di questi ultimi.
What is Cubism? è un incredibile viaggio nella corrente artistica più curiosa che ci sia!
Cover Photo Credits: Courtesy Tate Modern Londra, Tate Kids