Dal 15 marzo al 3 maggio 2025, SUBPLACE di Milano ospiterà la mostra L’esercizio del lontano di Elena El Asmar. L’inaugurazione, in programma per sabato 15 febbraio alle 18:30, segnerà l’inizio di un viaggio tra memoria e immaginazione.
Il progetto espositivo si sviluppa, appunto, attorno a una riflessione sulla memoria e sulla sua capacità di dare forma allo spazio. Attribuendo valore agli elementi del quotidiano, El Asmar crea sculture composte da recipienti in vetro trasparente sovrapposti, avvolti da calze a rete con trame realizzate appositamente per evocare i motivi decorativi delle filigrane dei gioielli orientali. Da questa combinazione di materiali nascono architetture leggere e traslucide, che sembrano oscillare tra presenza e dissolvimento. Le guglie sinuose delle sue opere suggeriscono città sospese tra realtà e ricordo, evocando i paesaggi libanesi dell’infanzia dell’artista.
La nozione di lontananza, esplorata nel titolo della mostra, diventa metafora della condizione umana e del dialogo costante tra passato e presente. Il lavoro di El Asmar si configura come una vera e propria mappatura della memoria, dove elementi personali e riferimenti culturali si intrecciano per creare nuove geografie emozionali. Il processo artistico diventa così un’operazione ermeneutica, un continuo tentativo di traduzione del vissuto in forma visiva e sensoriale.
Elena El Asmar, nata a Firenze nel 1978, è tra i fondatori di Madeinfilandia e dello spazio C.O.S.M.O. a Milano. Il suo percorso artistico l’ha portata a esporre in prestigiose istituzioni internazionali, tra cui la Maison Tavel di Ginevra, il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, l’Orlando Museum of Art, l’Aga Khan Museum di Toronto e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
SUBPLACE, lo spazio che ospita la mostra, è una realtà espositiva fuori dal comune, situata nel mezzanino della Stazione di Villapizzone. Nata come emanazione di Surplace, un progetto indipendente attivo a Varese tra il 2014 e il 2022, SUBPLACE si pone l’obiettivo di portare l’arte contemporanea in un contesto quotidiano e inaspettato. La sua “vetrina” propone installazioni, sculture, video e dipinti in un dialogo diretto con il pubblico, creando un’esperienza estetica spontanea e accessibile. Il progetto espositivo è interamente autofinanziato e curato da Joykix (Fabrizio Longo) e Rossella Moratto.
Con L’esercizio del lontano, Elena El Asmar ci invita a riscoprire il valore della memoria e della distanza come elementi essenziali della nostra esperienza, in un gioco di trasparenze e sovrapposizioni che trasformano il ricordo in una forma visibile e tangibile.