Eron, incoronato come migliore street artist italiano

Eron, incoronato come migliore street artist italiano

Eron (Rimini 1973) è stato incoronato come migliore street artist italiano dalla rivista specializzata AL Magazine alla fine degli anni ’90. Da allora ha continuato a sperimentare e a perfezionare la sua tecnica di spray painting fino a raggiungere un risultato pittorico unico e universalmente riconosciuto.

Eron omaggio alla poetessa Giuliana Rocchi a Santarcangelo di Romagna via wwwilgorgocom

Davide Salvadei inizia a dipingere sui muri a quindici anni. Nonostante gli studi presso la Scuola d’Arte di Urbino, la sua vera formazione artistica avviene in strada.

Dai muri illegali alle mostre internazionali il salto è stato notevole. Eron è stato invitato a esporre i suoi lavori in tutto il mondo in gallerie d’arte, musei e istituzioni come il Chelsea Art Museum di New York, il Museum of Modern Art di El Cairo, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Biennale di Venezia, il Palazzo della Permanente di Milano, il PAC – Padiglione Arte Contemporanea di Milano, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, l’Italian Cultural Institute di New York, giusto per citarne alcuni.

Aldilà del suo talento indiscusso, Davide è celebre per aver compiuto un’impresa senza precedenti nella storia dell’arte. Con l’opera and Forever and ever..nei secoli dei secoli (2010), la street art è entrata per la prima volta negli spazi in cui l’arte trascende il tempo da secoli: la chiesa. Così, sul soffitto della chiesa di San Martino in Riparotta a Rimini, la tecnica artistica a spray si è fatta manifesto di una riflessione sullo statuto dei graffiti all’interno dell’universo artistico contemporaneo.

Ma le vicende artistiche legate al suo nome non sono terminate. Nel 2014 gli addetti del MAR – Museo d’Arte di Ravenna, incaricati di riverniciare le pareti espositive alla conclusione della mostra personale di Eron, hanno stuccato un piccolo foro sul muro non accorgendosi che questo non fosse reale ma dipinto dallo stesso Eron. Inutile dire che la notizia fa il giro della stampa nazionale e internazionale.

Eron Chiesa San Martino in Riparotta Rimini via wwwsensazionidarteit

Due parole sul suo stile, assolutamente inconfondibile, che nasce dall’unione delle sue esperienze di accademia e di strada. Da questo background prende vita una pittura fortemente evocativa, che si avvale dell’utilizzo virtuosistico dello spray, di cui Eron sfrutta al massimo la peculiarità di restituire un effetto visivo incorporeo e fumoso, derivante dalla facoltà di controllare la forza e la consistenza del getto. Ne risulta, quindi, uno sfumato delicatissimo con un leggero effetto sfocato. Tipico delle sue composizioni è, inoltre, il passaggio sequenziale o l’accostamento tra una traccia abbozzata, spesso nella sembianza di un disegno infantile, e una forma altamente definita in senso realistico. Le sue opere, inoltre, spesso trattano temi sociali o di chiara provocazione politica.

E’ il caso di W.A.L.L., che sta per Walls Are Love’s Limits (2018), una tra le più grandi opere d’arte murale al mondo realizzata a City Life (Milano). Si tratta di un muro di circa centoventi metri per otto ricoperto da suggestioni luminose e finezze pittoriche. L’opera di Eron è un muro contro tutti i muri sbagliati eretti dall’uomo nel corso della storia, muri concreti ma anche culturali. A ricoprire i pannelli ci sono linee di filo spinato, mentre frammenti di vegetazione si scorgono al di là di una coltre di nebbia. Niente di tutto ciò, però, è reale. L’opera è una quinta scenografica costruita ad hoc dall’artista con il semplice uso della bomboletta.

Vi lascio con il video della realizzazione dell’opera per capire la grandezza di questo artista; altre parole sarebbero del tutto vane e non renderebbero comunque l’idea.

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=nsQC3q6vS_c[/embedyt]

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

La Musa surreale, Alessandra Redaelli racconta Gala Dalì in prima persona nel suo nuovo libro

Nel libro La musa surreale, Alessandra Redaelli ripercorre, attraverso la voce della stessa protagonista, la vita della musa di Salvador Dalì, non solo come compagna del celebre pittore, ma come una figura indipendente, capace di determinare il proprio destino.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno