Le iniziative organizzate dalla onlus Worldrise colorano le città italiane grazie alla Street art.
Negli ultimi anni la street art ha preso sempre più piede nel tessuto urbano, contribuendo al racconto di importanti questioni.
Tematiche come il cambiamento climatico, l’inquinamento e la perdita di biodiversità dei mari sono state ampiamente rappresentate da artisti che collaborano con diverse realtà come Worldrise. Una giovane onlus che, grazie allo sviluppo di specifici progetti, si occupa di valorizzazione e conservazione dell’ambiente marino.
Tra le sue numerose iniziative, Oceano e Clima o Worldrise walls hanno lo scopo di portare nelle città – attraverso opere di street art – le meraviglie del mare, raccontandone i problemi ed evidenziando come ognuno di noi attivamente possa contribuire alla salute dei mari.
Nello specifico, Oceano e Clima fa parte della campagna 30×30 Italia, che si occupa di progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino e mira a salvaguardare entro il 2030 almeno il 30% delle acque italiane attraverso l’istituzione di aree marine protette.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani dello scorso anno, sono state inaugurate le opere di dieci street artist italiani in dieci città della penisola, realizzate esclusivamente con vernici ecologiche.
Ogni opera realizzata è stata associata a un video divulgativo per approfondire non solo il lavoro dell’artista, ma anche della Onlus.
L’altra importante iniziativa è Worldrise Walls, che ha lo scopo di riconnettere la comunità con la natura, soprattutto nel contesto urbano. Punto di partenza del progetto sono le città, luoghi dove l’essere umano trascorre la maggior parte del tempo e scenari in cui la natura è quasi assente.
Le opere degli artisti hanno quindi il compito di ricordare il legame imprescindibile tra uomo e natura. Un esempio è l’opera di Iena Cruz dal titolo AnthropOceano, realizzata a Milano, zona Lambrate.
Il lavoro mette in scena l’interazione dell’essere umano con il pianeta che lo ospita, oggi fortemente legato al suo sfruttamento incondizionato di risorse.
Cover Photo Credits: AnthropOceano, Courtesy di Federico Massa aka Iena Cruz. fotografia di Worldrise