I musei tedeschi annunciano un’ondata di restituzione

I piani di restituzione prevedono il ritorno di opere in Namibia, Camerun e Tanzania

Il board della Prussian Cultural Heritage Foundation (SPK), l’ente che presiede 27 musei e organizzazioni culturali a Berlino e dintorni, ha deciso di avviare il processo di restituzione di una serie di opere con destinazione Camerun e Namibia.

L’iniziativa è l’ultima grande restituzione che coinvolge la Germania e si inserisce all’interno del piano sistematico di riparazione che prevede l’analisi delle collezioni demaniali per stabilire quali oggetti siano stati acquisiti in contesto coloniale. 

Il progetto

Nel progetto sono stati coinvolti 23 manufatti conservati nella collezione del Ethnological Museum di Berlino che verranno restituiti alla Namibia. Tra questi gioielli, vestiti e oggetti di importanza storica. 

Contemporaneamente, si è conclusa anche la contrattazione durata un anno con il governo camerunense. Oggetto della trattativa: la Ngonnso’, una scultura che ritrae una figura femminile sottratta nel 1903 e finora conservata al Ethnological Museum.

La restituzione è stata per la prima volta richiesta dal collettivo Bring Back Ngonnso, guidato dall’attivista Sylvie Njobati.

Di recente sono state aperte nuove trattative con la Tanzania riguardo diversi oggetti sottratti durante la rivolta dei Maji Maji e guerre che ne sono conseguite.

Anche qui è stato fondamentale il ruolo del progetto “Tanzania/Germany: Shared Object Histories?“ che ha portato avanti le ricerche sulla vera provenienza delle opere.

Hermann Parzinger, il presidente di SPK, ha voluto sottolineare come questa iniziativa sia supportata dalla consapevolezza del contesto violento in cui gli oggetti sono stati sottratti e di quanto questa restituzione possa essere fondamentale per la ricostruzione del passato culturale di questi Paesi africani. 

L’Ethnological Museum è tuttora coinvolto nella trattativa per la restituzione dei Bronzi del Benin con il governo nigeriano.  

Cover: Entrata del Ethnological Museum di Berlino. Fonte Wikipedia

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