Come un post su Instagram ti svolta la carriera: il caso Helen Downie in collaborazione con Gucci.
Galeotto fu il profilo Instagram: così è sbocciato il sodalizio artistico tra la giovane Helen Downie e Alessandro Michele, il nuovo designer di Gucci.
Michele è stato letteralmente folgorato dalle figure inquietanti ma glamour che caratterizzano i dipinti dell’artista Helen Downie e che, in qualche modo, ricordano le modelle distanti e imponenti che vediamo nelle sfilate e nelle riviste di moda patinate.
La Downie, meglio nota come “Unskilled Worker”, solitamente opera in un registro espressivo opposto rispetto al settore della moda, dove glamour e sesso sono usati per vendere. Il suo lavoro è incentrato, infatti, sulla rievocazione dell’ innocenza: “Cerco sempre di tornare alla mia infanzia, di tornare alla meraviglia che provavo da bambina a 7 anni e di portare le persone con me”, ha detto ad Artnet News.
Nonostante ciò, la sua estetica ha affascinato così tanto il direttore creativo di Gucci da indurlo a creare la sua ultima capsule collection in collaborazione con quest’artista sconosciuta, scoperta per caso su Instagram.
Prima di Gucci, l’artista era stata reclutata, sempre attraverso il famoso social media, da Nick Knight del sito di moda SHOWSTUDIO.
“Non avevo alcuna aspettativa quando ho iniziato a pubblicare il mio lavoro – non pensavo davvero a quello che sarebbe potuto accadere”, ha detto. “Volevo solo dipingere e Instagram è stato un modo per farmi vedere il mio lavoro fuori dal mio studio.”
Così ha iniziato a lavorare per Knight, usando il suo talento pittorico per amplificare le immagini delle passerelle di moda, inclusa una per Gucci, acquistata successivamente dal marchio e poi presentata ad Alessandro Michele come regalo.
Da qui sono iniziate le collaborazioni con la casa di moda, come l’inclusione in una mostra a cura di Gucci al Minsheng Art Museum di Shanghai. Da allora i lavori della Downie realizzati per il colosso del fashion sono stati promossi e diffusi in varie città del mondo come Milano, Shanghai, New York, Londra e Parigi.
Ricordiamo che la partnership di Unskilled Worker è solo l’ultima delle collaborazioni artistiche non convenzionali che Michele ha abbracciato. Ha collaborato infatti con l’artista di graffiti Trevor Andrew, noto come GucciGhost, per una capsule collection e con l’artista Coco Capitan, che ha ripreso l’iconografia classica di Gucci e l’ha “deturpata” con iscrizioni pseudo-filosofiche che ricordano la street art.
Helen Downie rappresenta l’ennesimo esempio di artista la cui carriera è esplosa grazie alla visibilità offerta da Instagram e lei sessa sembra esserne consapevole quando afferma:
“Instagram e altre piattaforme di social media hanno permesso ad artisti e collezionisti di connettersi al di fuori del sistema di gallerie”, dice Downie. “Ha reso l’arte più inclusiva per molte persone, il che può essere solo una buona cosa”.
Leggi l’articolo originale non tradotto su artnet.com
Header: Helen Downie at the Gucci show during Milan Fashion Week in September 2017. (Photo by Jacopo Raule/Getty Images for Gucci)