“Natura, Arte, Risveglio”, è il progetto che l’artista Allegra Corbo aveva proposto nella casa di riposo Bambozzi di Osimo a sostegno degli anziani. Un’idea creativa da replicare anche in questo periodo tanto difficile per i nostri nonni.
Che l’arte abbia un potere terapeutico è ormai cosa nota e in questi giorni difficili ce ne stiamo accorgendo tutti. In particolare gli anziani sono coloro che necessitano maggiormente del nostro sostegno e di forme di vicinanza che li facciano sentire meno fragili e più accuditi. In tal senso l’arte rappresenta una valida soluzione al problema della solitudine e dell’isolamento, per questo sempre più realtà assistenziali si stanno impegnando per portare l’arte nelle dimore degli anziani e nelle case di riposo. Un buon esempio è il progetto dell’impresa creativa MAC – Manifestazioni Artistiche Contemporanee con la Fondazione Bambozzi di Osimo (Ancona), che si prende cura degli anziani.
Nei mesi precedenti al coronavirus, tra ottobre e novembre scorsi, la casa di riposo, in collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore Laeng di Osimo e con la direzione artistica di PopUp Studio ‒ da sempre attiva nel campo dell’arte urbana – ha realizzato il progetto Natura, Arte, Risveglio, laboratorio di arte contemporanea con l’artista Allegra Corbo. Allegra Corbo fa parte di quel genere di artisti che vogliono portare la propria arte nel nostro quotidiano. Dall’arte urbana, al disegno, alla pittura su carta e stoffa, al collage, alle installazioni l’arte di Allegra è un’arte per tutti, fatta di colori, di segni, di simboli. L’artista stessa considera il suo lavoro un antidoto alla noia, un mezzo attraverso cui comunicare messaggi universali.
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Le mani sono della donna molto vecchia . La testa di pseudo vespa, a terra così.
Il progetto per la casa di riposo di Osimo propone una serie di attività artistiche incentrate sulla riproduzione della natura, osservata direttamente nel giardino della struttura. Dopo aver studiato attentamente fiori, piante, alberi e frutti, gli anziani vengono invitati a riprodurre con matite, pennelli e colori i loro vegetali preferiti, quelli a cui sono più legati da un ricordo passato o a cui affidano una speranza per il futuro. In questo modo i nostri nonni possono trovare conforto nell’arte dalle malattie, dalla noia, dalla paura dello scorrere del tempo. Allegra Corbo lancia, dunque, un’idea semplice e replicabile, oggi più che mai, che può aiutare tanti anziani ad affrontare questo periodo in modo creativo, sentendosi meno soli.