La storia ci insegna che dietro una semplice opera muraria, affresco, graffito o stencil che sia, vi è molto di più. La Street Art acquista così un significato differente sviluppandosi su più livelli, come suggerito dal nome dello spazio espositivo, Street Levels Gallery.
Cosa è “Street Levels Gallery”?
Street Levels Gallery è una galleria internazionale di arte urbana, primo luogo in Toscana nel suo genere. Uno spazio che in parte è galleria espositiva e in parte hub creativo. Nasce nel 2016 dall’ incontro tra giovani artisti e la Progeas Family, realtà organizzativa fiorentina di produttori culturali. L’obiettivo della galleria è quello di creare uno spazio articolato che si incarica di indagare e fare informazione sui vari livelli di interazione dell’arte tra strada, pubblico e spazio espositivo, oltre a essere un punto d’incontro e di ritrovo per tutti i giovani creativi fiorentini. Street Levels Gallery non si limita ad uno spazio espositivo, ma interagisce con il tessuto urbano in uno scambio reciproco dinamico tra galleria e strada. In collaborazione con Progeas Family, promuove l’arte urbana attraverso progetti, workshop e laboratori sul territorio nazionale.
La Street Levels Gallery di Firenze ha scelto Artuu come media partner per inaugurare la sua stagione espositiva con “Ghost Notes”, la mostra personale di Riccardo Sala, meglio noto come Ricky Boy.
Chi è Ricky Boy?
Riccardo Sala chiamato anche “Rikyboy” nasce a Milano nel 1996 e disegna sin da piccolo, nel 2015 si diploma al Liceo Artistico Pio XI di Desio (MB), nel quale approfondisce le tecniche scultoree, pittoriche e calcografiche. Contemporaneamente si avvicina all’arte urbana, e a partire dal 2015, anno nel quale acquisisce il soprannome dallo Zio Zak, realizza interventi murali in gran parte dell’Italia e all’estero. Si esprime tramite un linguaggio soffuso, simbolico, pittorico e al contempo grafico, sottolineando le tematiche care alla sua ricerca quali le Scelte, la Memoria e la Natura come forza primordiale che ha pieno controllo sull’uomo. A partire dal 2016 frequenta la Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani di Nova Milanese (MB), nella quale approfondisce la pittura su carta assieme ai professori Alessandro Savelli e Alejandro Fernandez Centeno. Lo stesso anno copre il ruolo di assistente dell’Artista Gonzalo Borondo per il progetto Cenere, realizzato all’interno della cappella funebre del cimitero di Selci (RI) per la residenza d’arte Pubblica. Nel 2018 si trasferisce a Firenze per frequentare un corso di specializzazione presso la Fondazione il Bisonte per lo studio dell’arte grafica.
Cos’è “Ghost Notes”?
Il titolo della mostra racchiude in premessa un riflessione più ampia sul significato di Street Art. A proposito di Street Art le definizioni e le relative contraddizioni si sprecano. Esistono, infatti, molteplici livelli di lavorazione e ideazione che possono permettere a questa corrente artistica di evolversi; uscire dallo stereotipo che opprime la sua stessa definizione; ampliare un immaginario che ad oggi sembra limitarsi al graffitismo o writing americano, piuttosto che alla pittura murale politicamente impegnata. Certo il muro rimane un protagonista ma la storia ci insegna che dietro una semplice opera muraria, affresco, graffito o stencil che sia, vi è molto di più. La Street Art acquista così un significato differente sviluppandosi su più livelli, come suggerito dal nome dello spazio espositivo, Street Levels Gallery. Da qui l’attenzione verso il lavoro di Sala, noto sotto lo pseudonimo di RIKYBOY, che si è distinto per una parallela attenzione verso la pittura e la tecnica dell’incisione. Questa mostra personale nasce proprio dall’intento di restituire al pubblico una panoramica completa di un percorso artistico diversificato, in cui cambia il supporto ma permane la presenza di un immaginario fortemente simbolico. A dominare sono, infatti, i ripetuti richiami ad antiche strutture architettoniche, ad elementi naturali, che si inseriscono nell’opera personificando frammenti di vita. Questi lavori ibridano sfondi astratti e colorati, con appunti grafici descritti dall’artista come “note impercettibili”, senza le quali mancherebbe la trama principale dell’opera. Così, improvvisamente diventano visibili le “Ghost Notes”, quelle note fantasma che vanno dall’osservazione e successiva restituzione di un dettaglio fotografico, al titolo di una canzone dei Dot Hacker a cui l’artista sta pensando e da cui trae ispirazione per la realizzazione di un’opera. Esposte ci sono anche miriadi di fotografie recuperate dall’artista negli ultimi tre anni in mercatini italiani ed europei e che, oltre ad essere un importante spunto di ispirazione, la volontà di concepire la “strada” come un contenitore di idee.
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La mostra è stata inaugurata venerdì 21 Settembre 2018, mentre il finissage è previsto per venerdì 5 Ottobre 2018.