Le opere di Amoako Boafo vanno in orbita grazie a Jeff Bezos

Tre ritratti realizzati dall’artista Amoako Boafo sono stati lanciati nello spazio, per poi tornare sulla Terra undici minuti dopo. 

Il lancio di Suborbital Triptych è frutto della collaborazione dell’artista ghanese, di base a Vienna, con la società aerospaziale Blue Origin, di proprietà di Jeff Bezos e la società di tecnologia aerospaziale Uplift AeroSpace.

Le opere che hanno superato la linea di Kármán nello spazio, sono state realizzate direttamente sui pezzi di un razzo Blue Origin.

I tre ritratti, Self Portrait with Pink, Tulips, Shormeh’s Gold Earrings e White and Gold Head Wrap raffigurano lo stesso Boafo, sua madre e la madre di un suo caro amico. 

L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgere i creativi nell’esplorazione dello spazio, per la loro capacità di connettersi davvero con il pubblico. 

Amoako Boafo tiene in mano il ritratto Shormehs Gold Earrings 2021

Questo è ciò che afferma Josh Hanes, CEO di Uplift, che, con il progetto Suborbital Triptych, vuole dare una nuova immagine al mercato del turismo spaziale e dell’esplorazione dello spazio, oggi considerati per la maggior parte ostentazione di ricchezza che vede protagonisti personaggi come Jeff Bezos, Elon Musk e Richard Branson

Il fatto che Amoako Boafo abbia realizzato le sue opere proprio sullo stesso razzo, il New Shepherd, su cui Bezos a metà luglio è stato lanciato nello spazio, ha come obiettivo quello di dare una percezione pubblica più positiva delle aziende aerospaziali.

Josh Hanes afferma: “Esplorare lo spazio ci permette di produrre conoscenza e la conoscenza è potere. Così possiamo cambiare il futuro in meglio. Dallo spazio puoi vedere la Terra e renderti conto di quanto sia preziosa e che dovremmo conservarla“.

Cover Photo Credits: Ritratto di Amoako Boafo, selezionata Uplift Art x Space Program, Ph: Nolis Anderson Courtesy of Mariane Ibrahim

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sophie Vissière e il “Piccolo libro delle grandi cose”

Abbiamo deciso di chiedere all’autrice Sophie Vissière una condivisione sulla genesi del suo libro “Il Piccolo libro delle grandi cose”, pubblicato in Italia lo scorso febbraio 2024 dalla casa editrice Fatatrac.

Le visioni disturbanti di Franzella. Immagini che prendono corpo e poi svaniscono

Intervista a Daniele Franzella, attualmente in mostra presso due importanti sedi palermitane: la RizzutoGallery - nella tripersonale GARDEN - e la Fondazione S. Elia – nella collettiva PINAKOTHEK'A Da Cagnaccio a Guttuso da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti.

Artuu Newsletter

Scelti per te

“La Terra dura più degli imperi”: al MUSE arriva l’ambasciata delle Diplomazie Interspecie

Nell’ambito del programma Antropocene del MUSE prende vita “La Terra dura più degli Imperi”, un progetto ideato dal collettivo Mali Weil, che vuole aprire nuove riflessioni sul futuro del pianeta e promuovere un dialogo interspecie

Seguici su Instagram ogni giorno