NOMAD St. Moritz 2025: design e arte in dialogo

Dal 20 al 23 febbraio 2025, l’ex Klinik Gut, celebre struttura medica oggi dismessa nel centro di St. Moritz, in Svizzera, ha ospitato la nuova edizione di NOMAD, l’evento itinerante che ogni anno esplora il rapporto tra arte e design contemporaneo all’interno di location esclusive. Iniziato nel 2017, il progetto si è nel tempo affermato come una vera e propria alternativa ai modelli fieristici tradizionali, proponendo un’esperienza immersiva e curatoriale che si relaziona con l’ambiente circostante. A differenza delle tipiche fiere, NOMAD si distingue per il suo format intimo, pensato per favorire il dialogo tra galleristi, collezionisti e creativi.

Grazie all’attento processo di curatela e all’adesione di quarantacinque espositori internazionali, l’edizione 2025 di NOMAD ha offerto un percorso articolato attraverso epoche, materiali e linguaggi diversi, mettendo sempre in evidenza il continuo dialogo tra arte e design.

Larmadio di Lucio Fontana – Leclettismo del Novecento

Era esposto dalla galleria Brun Fine Art uno dei pezzi più notevoli: un grande armadio ad ante datato 1956, realizzato da Lucio Fontana. Testimonianza di come molti artisti di metà Novecento si muovessero con agilità tra molteplici linguaggi, il mobile è un vero e proprio incontro tra un oggetto d’arredamento e un quadro. Il mondo di Fontana permea l’opera, tra schizzi di colore su fondo nero e sculture che fungono da maniglie.

Le Sedie Besos di Atelier Manos – Un invito ad accogliersi

Maisonjaune Studio, galleria di interior design con base a Parigi, ha presentato tra i propri cavalli di battaglia le sedie Besos, opera di Atelier Manos. Due sedute scultoree in legno, caratterizzate da linee grezze e una forte componente materica, ricalcano i profili di due figure umane che cercano un bacio. L’invito è quello di sedersi per ascoltare l’altro, accoglierlo e coltivare lo scambio: design che si traduce in esperienza umana.

La vasca di Line Murken – Viaggio sensoriale

Nel ventaglio di proposte della galleria milanese Rossana Orlandi è stata presentata una originale vasca da bagno realizzata da Line Murken. Il colore ambrato e il materiale plastico restituiscono l’idea di un oggetto naturale o minerale: l’intento è proprio quello di rievocare sensazioni ancestrali, che si presentano nel momento dell’immersione nell’acqua calda e trasportano in luoghi lontani.

Ogni anno la rassegna di NOMAD permette di evidenziare una tendenza sempre più consolidata nel mondo dell’arte e del design contemporaneo: la crescente fusione tra le due discipline. Se da tempo i prodotti di design si sono slegati da una concezione meramente relativa alla funzione e alla produzione industriale, ora il confine con le opere d’arte è ancora più sottile. La prima categoria diventa un’estensione naturale della seconda, immersa nel mondo della quotidianità; gli oggetti assumono un valore espressivo autonomo. Così il design si è trovato a rappresentare non solo una fonte di sentito interesse per i collezionisti, un apparato di spunti di riflessione per l’osservatore, un tema centrale per eventi come NOMAD, ma anche e soprattutto un linguaggio che veicola messaggi ed esplora il presente.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

L’urgenza di lasciare il segno: Evyrein racconta la sua Street Art

Evyrein, street artist attivo principalmente nelle zone di Padova e dintorni, nonostante la crescente popolarità continua ad operare nell’anonimato, lasciando che siano le sue opere a parlare per lui.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Louisa Gagliardi. Many Moons: tra realtà, sogno e ambiguità percettiva al MASI di Lugano

L’artista svizzera (1989, Sion; vive e lavora a Zurigo), tra le voci più interessanti della scena contemporanea, ha concepito, insieme alla curatrice Francesca Benini, un progetto espositivo che comprende due nuovi cicli pittorici monumentali

Leonor Fini, tutto il suo “immaginario debordante surrealista” a Palazzo Reale

he cosa si vede a Milano? Un centinaio di opere tra dipinti, disegni, ma soprattutto tante sorprendenti fotografie del tempo e poi qualche video dell’Istituto Luce che omaggia la Fini e poi bozzetti e abiti che lei stessa ha immaginato per il teatro alla Scala. 

Seguici su Instagram ogni giorno