Otto uomini giudicati colpevoli di aver rubato un murales di Banksy dal Bataclan di Parigi

Un tribunale di Parigi ha giudicato otto uomini colpevoli di aver rubato una porta del Bataclan dipinta dallo street artist britannico Banksy

Lo street artist britannico Banksy ha realizzato l’opera all’ingresso di un vicolo nel 2018 come omaggio alle vittime degli attacchi terroristici jihadisti al Bataclan del 13 novembre 2015 nel quale morirono 90 persone.

Le sentenze del tribunale

Kévin Gadouche, 30 anni, è stato condannato a quattro anni di carcere, di cui due con la condizionale. Altri due trentenni, secondo il quotidiano Le Figaro, Franck Aubert e Danis Gérizier sono stati condannati a tre anni di carcere, di cui 18 mesi con la condizionale.

Tutti e tre gli uomini si erano dichiarati colpevoli, ma avevano sostenuto di non essere consapevoli dell’importanza simbolica dell’opera di Banksy.

Il giudice ha stabilito che gli imputati avrebbero potuto scontare la parte della pena fuori dal carcere, indossando dei braccialetti elettronici.

Un quarto uomo, il quarantenne Mehdi Meftah, appassionato di street art, designer di magliette è stato condannato a tre anni di carcere. L’accusa aveva sostenuto che fosse lui la mente del furto, mentre il tribunale ha stabilito che aveva solo ricevuto la porta rubata.

Altri tre uomini coinvolti nel trasporto dell’opera di Banksy in fasi diverse sono stati condannati a 10 mesi di carcere.

Ad un 58enne italiano invece, proprietario di un hotel in Abruzzo dove il dipinto era conservato, è stata inflitta una pena di sei mesi con la condizionale.

Il ritrovamento de La Jeune Fille Triste di Banksy

Tre uomini mascherati hanno rubato la porta dipinta che raffigura una ragazza abbattuta con un foulard, nota come La Jeune Fille Triste, poco dopo le 4 della notte del 26 gennaio 2019.

Dopo essere stata rimossa dal Bataclan, l’opera è stata portata via in un furgone. È stata infine ritrovata nel giugno 2020 in una soffitta di una fattoria in Italia.

Il Bataclan ha espresso in un comunicato la sua profonda indignazione per l’attacco.

Riferendosi all’opera di Banksy, ha dichiarato: “Questo simbolo della memoria che appartiene a tutti, residenti locali, parigini e cittadini del mondo, è stato portato via”.

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