La Francia, da sempre territorio ricco di arte e cultura, si distingue anche come la principale destinazione turistica per chi ama il naturismo. Questa inclinazione, tipicamente francese, viene ben esemplificata nella mostra “Paradis Naturistes” in corso al Mucem di Marsiglia fino al prossimo 9 dicembre e curata da Bernard Andrieu, Jean-Pierre Blanc, Amélie Lavin, David Lorenté, Julie Liger, e Thomas Lequeu.
“Paradis Naturistes” presenta oltre seicento testimonianze provenienti dagli archivi delle comunità naturiste, così come da collezioni private e pubbliche francesi e svizzere. Tra le opere esposte, vi sono fotografie, filmati, riviste, oggetti di uso quotidiano, dipinti, disegni, libri, stampe e sculture, che raccontano la storia e l’evoluzione del naturismo. Questo movimento nacque con il movimento anarchico in Francia e Germania all’inizio del XX secolo, promuovendo la nudità in natura come un ritorno all’ecologismo e alle terapie naturali, come la meditazione e lo yoga.
La mostra intende riflettere sulle ragioni storiche, culturali e giuridiche che spiegano la permanenza delle comunità naturiste stabilite in Francia. Nonostante il divieto di mostrarsi nudi negli spazi pubblici, esistono luoghi autorizzati dove questa pratica è consentita, all’insegna del rispetto e della discrezione. La Fédération Française de Naturisme ha collaborato per consentire ai visitatori di esplorare la mostra anche nudi, così da calarsi completamente nell’atmosfera dell’esposizione.
In parallelo alla mostra, il co-curatore Jean-Pierre Blanc ha ideato un itinerario che guida i visitatori alla scoperta di sei luoghi marsigliesi dove si tengono mostre naturiste con opere selezionate, laboratori e incontri. Questa iniziativa permette di approfondire ulteriormente la conoscenza del naturismo e delle sue tante sfaccettature. Inoltre, è stato organizzato un concorso che offre la possibilità di vincere soggiorni presso i campeggi del marchio France4Naturisme, promuovendo un turismo slow, discreto e rispettoso dell’ambiente.