Scopriamo i finalisti del Premio Cairo 2024 (pt 2)

Proseguiamo la nostra scoperta dei 20 artisti finalisti del Premio Cairo, uno dei più prestigiosi premi a livello italiano e non solo. In questo articolo avevamo parlato dei primi 10, ecco quindi, solo per i nostri lettori, gli altri 10 artisti in poche ma efficaci righe…

Aronne Pleuteri

Aronne Pleuteri (nato nel 2001 a Erba, Como) è un artista emergente che vive e lavora a Milano. La sua pratica abbraccia la pittura, il video e la musica, concentrandosi sulla narrazione di sé e del mondo con un atteggiamento giocoso e di continua scoperta. Pleuteri esplora temi legati alla mitologia e all’immaginario collettivo, creando opere che spesso sfidano gli stereotipi e interrogano la percezione della realtà.

Vera Portatadino

Vera Portatadino (nata a Varese nel 1984) è un’artista visiva italiana che vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si concentra sulla pittura, esplorando temi legati all’ecologia, alla colonizzazione dello spazio e alla scientifica-fantascienza. Le sue opere riflettono una profonda connessione tra uomo e natura, spesso utilizzando la metafora dei fenomeni naturali per esprimere condizioni esistenziali​.

Carlo Alberto Rastelli

Carlo Alberto Rastelli è nato nel 1986 a Parma, dove attualmente vive e lavora. Rastelli è noto per il suo stile distintivo che combina tecniche pittoriche classiche con elementi contemporanei. Le sue opere spesso esplorano temi di umanità e storia dell’arte, utilizzando una palette e una prospettiva fuori dal comune che conferiscono alle sue opere una sensazione intima e ultraterrena. Le sue influenze artistiche spaziano da David Hockney a Lucian Freud, passando per il cinema, la letteratura e i fumetti.

Marta Ravasi

Marta Ravasi (nata nel 1987 a Merate, Lecco) è un’artista italiana che vive e lavora a Milano. Ravasi ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Alcune delle sue mostre più recenti includono “Windows of Appearance” a Milano, “Pittura Italiana Oggi” alla Triennale di Milano, e “Animal Show” ad Acappella a Napoli. Le sue opere riflettono una profonda osservazione della vita quotidiana, rappresentando elementi comuni come frutta e oggetti domestici, e sono caratterizzate da una combinazione di astrattismo e figurativismo. La sua arte invita lo spettatore a esplorare la relazione tra immagine e limite, creando un dialogo continuo tra rappresentazione e interpretazione.

Adelisa Selimbašić

Adelisa Selimbašić (nata nel 1996 a Karlsruhe, Germania) è un’artista italo-bosniaca che vive e lavora a Milano. La sua pratica artistica esplora le dinamiche del relativismo culturale attraverso il linguaggio del corpo, con l’obiettivo di creare un universo che sfida il senso di inadeguatezza, promuovendo accettazione e inclusione.

Selimbašić utilizza la pittura per rappresentare figure femminili in contesti quotidiani, spesso associati a dettagli onirici. Le sue opere si distinguono per l’uso audace del colore e per una composizione che ricorda i tagli fotografici dei social media, rendendo i soggetti più familiari e accessibili. La sua ricerca si focalizza sulla percezione del corpo femminile, cercando di spostarla da una visione convenzionale a una prospettiva più inclusiva e non giudicante.

Davide Serpetti

Davide Serpetti (nato nel 1990 a L’Aquila, Italia) è un artista contemporaneo che vive e lavora tra Milano e Roma.

Le sue opere esplorano temi legati all’identità e alla cultura di massa, utilizzando una varietà di tecniche pittoriche come olio, acrilico e spray su tela. I suoi dipinti sono caratterizzati da un uso audace del colore e da una composizione che sfida le convenzioni narrative lineari, creando una sorta di cortocircuito visivo e concettuale.

Tra i soggetti delle sue opere figurano icone della cultura pop come Lady Gaga, Colin Farrell e Joaquin Phoenix, le cui immagini vengono rielaborate per esprimere stati emotivi e riflessioni personali.

Arjan Shehaj

Arjan Shehaj (nato nel 1989 a Patos, Albania) è un artista che vive e lavora a Milano. La sua pratica si concentra sul linguaggio pittorico geometrico, cercando di raggiungere un concetto puro riducendo il linguaggio artistico al segno essenziale. Le sue opere utilizzano linee e colori per creare forme astratte che vivono tra la dimensione irreale della superficie e l’estensione della vita reale

Luca Staccioli

Luca Staccioli (nato nel 1988 a Imperia, Italia) è un artista visivo e ricercatore attualmente residente a Milano. La sua pratica artistica è multidisciplinare e si basa sulla ricerca, integrando video, fotografie, suoni, sculture, ricami, disegni e collage. Le sue opere, concepite come narrazioni, esplorano i processi di omogeneizzazione estetica e identitaria, e il loro impatto su competitività, aspettative e sfruttamento dell’emotività da parte dei mass media.

Staccioli stratifica fantasie dell’infanzia, micro-storie, memorie sradicate, così come oggetti quotidiani e immagini nomadi che proliferano su internet e negli archivi storici. Il suo lavoro cerca di riappropriarsi di realtà erose dal consumo e dalla produttività, investigando territori politici di re-immaginazione

Maddalena Tesser

Maddalena Tesser (nata nel 1992 a Vittorio Veneto, Italia) è un’artista contemporanea italiana che vive e lavora a Venezia. Le opere di Maddalena Tesser si caratterizzano per una narrazione che va oltre i limiti di ogni singolo dipinto, creando uno spazio di introspezione e riflessione su temi di identità e memoria personale. La sua arte utilizza simboli e significati per costruire una “armatura” di stati d’animo e ricordi, esplorando la possibilità di penetrare la materia pittorica per decifrarne i caratteri.

Flaminia Veronesi

Flaminia Veronesi (nata nel 1986 a Milano) è un’artista italiana che vive e lavora tra Milano e Londra. La sua pratica artistica spazia tra pittura, scultura e installazioni, spesso esplorando temi legati alla mitologia, al fantastico e all’irreale. Veronesi crea mondi magici popolati da creature mitologiche come draghi, sirene e dinosauri, sfidando le nozioni di realtà e scienza attraverso l’uso di immagini e narrazioni oniriche.

Le sue opere riflettono un interesse per la fantasia e il gioco, elementi che considera fondamentali per la creazione artistica e per la connessione umana.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Il premio Palombini a Tarquinia, connettere antico e quotidiano attraverso la ceramica

Tarquinia, culla di antiche civiltà, continua a essere un crocevia di cultura e innovazione artistica grazie al lavoro della STAS (Società Tarquiniense d'Arte e Storia), da oltre un secolo custode del patrimonio artistico cittadino, e a iniziative come la mostra "Orizzonte Terra" e il Premio “Vasco Giovanni Palombini”.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno