Lo Studio SALES di Norberto Ruggeri , il 20 giugno alle ore 18, apre le porte alla nuova personale dedicata a Stefano Arienti, artista nato ad Asola nel 1961, conosciuto per servirsi di materiali non convenzionali per generare le sue opere.
La peculiarità di questa esposizione risiede nell’abilità di Arienti di fondere temi di naturalismo con tecniche artistiche non tradizionali, creando un dialogo esclusivo tra opera e osservatore.
La mostra si articola in una serie di lavori distinti ma complementari tra loro. Arienti, presso la sede di Baleno International, presenta le sue serie storiche realizzate con il pongo, un materiale semplice e di uso comune, fotografie stampate su micro-ciniglia e propone un nuovo progetto speciale con teli anti-polvere.
Arienti sceglie di lavorare con il pongo su immagini di quadri impressionisti dell’Ottocento: la materia prima si trasforma sotto le sue mani, rappresenta qualcosa in continuo divenire e ci invita a riflettere su come una bellezza antica possa continuare a vivere nei nostri giorni.
Le fotografie stampate su micro-ciniglia, invece, immortalano scene rurali o naturali intervallate da figure animali, traducendo un’immediata e tangibile sensazione di una natura non idealizzata, ma viva e presente.
Un aspetto interessante del lavoro di Arienti è la scelta intenzionale di una stampa in bassa risoluzione che non mira a riprodurre fedelmente la realtà, ma piuttosto a interpretarla, distanziandosi dall’idea di un’arte che deve essere necessariamente nitida e definibile per essere efficace. Con questa scelta, l’artista studia non solo la percezione visiva dell’arte ma anche le sue implicazioni concettuali.
Il progetto su teli anti-polvere esposti a Baleno International adotta un approccio simile ma con un focus sullo spazio urbano, proiettando fotografie e delineando i loro contorni con pennarelli. L’utilizzo di un materiale pragmatico come il telo anti-polvere incarna perfettamente la filosofia di Arienti: l’arte può sorgere e dialogare efficacemente anche mediante l’uso di elementi quotidiani e spesso trascurati.
Con questa mostra, Stefano Arienti invita gli spettatori a riflettere sul significato della rappresentazione artistica e sul ruolo dell’arte nella società contemporanea, proponendo una visione innovativa ed eclettica della natura e del paesaggio che ci circonda, proprio come facevano i maestri impressionisti del passato.