Tasneem Sarkez, una giovane artista libico-americana, sta rivoluzionando l’arte contemporanea reinventando quello che definisce il “Kitsch Arabo” come un audace esplorazione dell’identità. Nata nel 2002, appena un anno dopo gli attacchi dell’11 settembre, Sarkez si è distinta negli ultimi anni per il suo stile unico ed il suo coraggio nell’ esprimere la propria identità araba.
Le sue opere articolano i conflitti e i contrasti di una generazione che sta cercando di capire il proprio ruolo in un mondo sempre più globalizzato, dove le origini etniche e il patrimonio culturale diventano al tempo stesso fonte di orgoglio e di confusione.
Il suo studio a Brooklyn é un mix di stampe, meme e significati della vita araba, mescolando la cultura pop occidentale e le icone arabe per esplorare le dinamiche all’interno e tra le diverse comunità a cui appartiene. La creatività di Sarkez si esprime attraverso una serie di mezzi, inclusi la pittura, la scultura e l’installazione; tutto per rappresentare la sua percezione della modernità araba e per esplorare l’identità multiculturale di una nuova generazione di giovani artisti emergenti.
Un esempio del suo “Kitsch Arabo” può essere visto in una delle sue opere recenti, dove mostra una bottiglia di profumo nominata per l’ex presidente Barack Obama, quindi ridefinendola come opera d’arte mediante l’uso di nuovi titoli irriverenti e colori brillanti.
Tra le sue fonti di ispirazione ci sono le mode digitali, gli adesivi per auto, i memes e gli oggetti di uso quotidiano, sempre puntando a sfidare le aspettative del pubblico e stimolare il dialogo sul tema dell’identità culturale. Ha un approccio intenzionalmente giovanile e innocente per esaminare gli aspetti della sua identità dall’età di dieci anni.
Sarkez presenta la cultura araba in tutta la sua gamma di sfumature, sottolineando i suoi aspetti serie come l’oppressione politica e l’alienazione culturale, ma non esita a mostrarne anche i lati più leggeri e humoristici. Cerca, inoltre, di sfatare i pregiudizi e le stereotipi che spesso circondano la cultura araba nei media occidentali.
Il lavoro di Sarkez rappresenta una sfida audace alle narrazioni dominate dall’Occidente che spesso escludono o marginalizzano la varietà e la complessità delle esperienze arabe. Con la sua arte, mostra come l’identità possa essere fluida e multiforme, esplorando così la propria identità in un modo che sia sia personale che universale.
La sua prima mostra personale si terrà nel gennaio 2025 presso la Galleria Rose Easton di Londra, seguita da una seconda mostra alla galleria Romance di Pittsburgh, Pennsylvania l’anno successivo.
In conclusione, Tasneem Sarkez è un esempio di come l’arte possa essere un mezzo potente per esplorare le questioni di identità e appartenenza. Il suo “Kitsch Arabo” non è solo un audace esplorazione dell’identità, ma anche una celebratoria affermazione dell’arte araba contemporanea.