Con i suoi lavori Tomàs Saraceno ci mostra mondi paralleli e utopici, in cui natura e società si armonizzano e si rispettano reciprocamente.
Artista di punta della scena contemporanea Tomàs Saraceno, argentino classe 1973, oggi vive e lavora a Berlino. Città culturalmente energica e dinamica, la capitale tedesca riflette perfettamente la personalità del suo ospite e quella della sua arte. Quella di Saraceno è un’arte fortemente poliedrica, creativa e visionaria. L’artista realizza le sue “installazioni aeree”, combinando l’interesse verso l’architettura, la scienza e la sociologia. Il gioco e l’interattività sono fondamentali: non mancano mai nelle sue opere, che acquisiscono senso solo attraverso la relazione col pubblico, che diviene coautore stesso dell’opera, trasformandola attraverso i movimenti del proprio corpo.
Immagine di copertina Facebook: Michael Xufu Huang fondatore di M WOODS Museum.
Profondamente influenzata dall’architettura utopica degli anni ’60, con la sua produzione artistica Tomàs Saraceno ricerca soluzioni visive e progettuali strettamente relazionate allo spazio e al paesaggio entro cui vengono inserite. Il visitatore, per ammirare il fascino delle sue “opere fluttuanti”, è costretto a stare con il naso all’insù, sognando ad occhi aperti e perdendosi in mille fantasticherie. Ma cosa rappresentano queste strutture così leggere e sospese nell’aria? Negli ultimi dieci anni, Saraceno ha sperimentato reti abitative basate su complesse geometrie e interconnessioni, in grado di mescolare diverse discipline.
“La mia carriera è sempre stata influenzata da molteplici discipline. Ho cominciato con l’architettura, sono passato all’arte e ora torno alla scienza. Mi piace molto che l’arte sia un luogo che ti permette di fare dei collegamenti e darti il tempo di riflettere” (Intervista su Artribune, 2016)
L’arte di Tomàs Saraceno è ludica e scherzosa senza esser mai banale; è impegnata ma non pesante; è fantasiosa ma fortemente legata all’attualità. Con i suoi lavori Saraceno propone mondi paralleli e utopici, in cui natura e società si armonizzano e si rispettano reciprocamente. Queste opere sottolineano quanto l’uomo sia parte di un’ecosistema che necessita di attenzione, cura e salvaguardia maggiore da parte nostra. Il rischio? Auto-sabotarci e distruggerci con le nostre stesse mani a causa della nostra negligenza e trascuratezza verso l’ambiente entro cui viviamo.
Opere e progetti più significativi di Tomàs Saraceno
A tal proposito, l’anno scorso Tomàs Saraceno ha presentato al Grand Palais di Parigi, durante la conferenza sul cambiamento climatico, il progetto Aerocene incentrato sul tema dell’ecologia, atto a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’utilizzo di fonti rinnovabili e alternative ai combustibili fossili e agli idrocarburi. Il progetto ha preso forma nella mostra “On Air. Carte Blanche to Saraceno” sempre al Grand Palais de Tokyo di Parigi.
A qualche anno prima (era il 2013) risale “On Space Time Foam” , esposta all’Hangar Bicocca di Milano. Costituita da tre livelli di pellicole trasparenti sospese a 20 metri da terra per una superficie totale di 1.200 metri quadri, questa gigantesca bolla ha trasportato i visitatori in una nuova dimensione senza coordinate spaziali, lasciandoli liberi di librarsi nell’aria. Non solo: la struttura, che è flessibile e composta per il 99% d’aria, è in grado di creare relazioni non solo tra le persone, ma anche tra i singoli e l’installazione stessa.
Un’esperienza simile è stata proposta a Düsseldorf, con l’opera “In Orbit”, esposta nella sede K21 della Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen nel 2013. L’opera è composta da tre reti in acciaio, sovrapposte e comunicanti tra loro, sospese a più di 25 metri da terra. Tra le reti sono posizionate quattro sfere gonfie d’aria, di cui due trasparenti ed una riflettente. L’installazione, come le altre opere di Saraceno, sprona il visitatore ad interrogarsi sul nostro stesso mondo, sulle interazioni con le altre persone e sulle conseguenze delle proprie azioni.
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