Gli archeologi dell’Università di Göttingen hanno fatto luce su un capitolo antico della storia greca con la scoperta di una delle più antiche abitazioni risalenti all’età del ferro nel villaggio di Thorikos, nei pressi della città di Lavrio, situata al sud di Atene.
Le origini di questa struttura, che in un primo momento si pensava fosse una delle tombe a cupola Mycenaiche diffuse nella zona, si rivelano invece essere quelle di un’ampia residenza, caratterizzata da una serie di stanze che si susseguono fino a contarne cinque o sei, circondanti un cortile probabilmente pavimentato, utilizzato approssimativamente tra il 950 e l’825 a.C. Il ritrovamento di una macina all’interno dell’abitazione e la complessità della sua disposizione interna ci parlano di una civiltà estremamente avanzata e di strutture sociali ben stratificate.
Questi dettagli non solo ci offrono uno sguardo nelle abitudini quotidiane degli abitanti di quel tempo, ma suggeriscono anche che le persone che occupavano la casa giocassero presumibilmente un ruolo significativo nella loro comunità. Thorikos si distingue inoltre per essere la sede del teatro più antico ancora esistente al mondo, che risale alla fine dell’era arcaica tra il 525 e il 480 a.C. Mentre i teatri greci successivi sono tipicamente circolari, quello di Thorikos è unico per la sua forma ellittica con un’orchestra rettangolare, testimoniando così la varietà e l’evoluzione delle forme architettoniche nell’antica Grecia.
La scoperta è resa ancor più affascinante dal profondo legame del villaggio con le vicine miniere di argento di Lavrio, le cui origini risalgono al 3200 a.C. e che rappresentavano il motore economico della prosperità di Atene in epoca classica. La conoscenza dell’importanza di queste miniere per il potere economico dell’Atene antica aggiunge un altro tassello significativo alla comprensione della storia e dello sviluppo culturale della regione
La dimora appena scoperta apre nuove prospettive per la comprensione dell’evoluzione delle strutture abitative e sociali, permettendo agli studiosi e agli appassionati di arte e cultura di avvicinarsi ancora di più alla vita reale delle persone che hanno camminato sulla terra molto prima di noi.