La mostra collettiva The Voyage Out, allestita presso la A.MORE gallery di Milano, si ispira al romanzo d’esordio di Virginia Woolf, La crociera (1915), un’opera che ha segnato l’inizio di una rivoluzione letteraria nel modo di rappresentare la mente umana e le sue complessità. Nel romanzo, i protagonisti intraprendono un viaggio verso il Sud America, ma il vero spostamento è interiore: un’esplorazione profonda delle dinamiche psicologiche e delle tensioni emotive che emergono tra crescita personale, amore e relazioni sociali. Woolf utilizza il flusso di coscienza per catturare il tumulto delle esperienze mentali, e questa introspezione profonda trova un’eco nella mostra, dove il viaggio, metafora di trasformazione, diventa uno strumento per esplorare desideri, vulnerabilità e contraddizioni della vita. La mostra, a cura di Domenico de Chirico, si terrà dal 9 ottobre al 9 novembre 2024 e presenterà opere di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante.
The Voyage Out si configura come un’esplorazione della mente e della soggettività, con un focus particolare sull’attuale condizione femminile, trattata come un equilibrio precario tra il desiderio di indipendenza e le pressioni di una società ancora legata a vecchie dinamiche educative.
Le opere dei quattro artisti dialogano su temi come il conflitto interiore, la psiche e la scoperta di sé, rivelando sensibilità acute nei confronti delle sfide contemporanee. Marco Bacoli utilizza la tecnica del collage, raccogliendo immagini da internet, riviste e fotografie per creare ambienti in cui mondi diversi si incontrano, offrendo una nuova dimensione di realtà frammentata.
Questo processo creativo riflette sul dialogo tra il virtuale e il reale, esplorando la molteplicità dell’identità umana. Margaux Bricler, attraverso la contaminazione tra scultura e video, riesce a fondere il reale con il sogno, l’individuale con il collettivo, proponendo una riflessione visiva che alterna il vissuto quotidiano a narrazioni favolistiche. La sua opera invita lo spettatore a vivere in una dimensione sospesa tra realtà tangibile e immaginazione.
Alessandra Cecchini, invece, concentra il suo lavoro sull’immagine come forma esteriore e sui meccanismi che governano la percezione della realtà, mettendo in dubbio le certezze riguardo alla transizione tra il mondo fisico e quello virtuale. Infine, Vittorio Valiante, street artist e pittore, porta in mostra il suo dialogo costante tra disciplina e caos. La sua esperienza nelle strade si traduce in una riflessione visiva sulla fragilità della società, rappresentata attraverso l’uso di materiali industriali e poveri, in cui ogni pennellata densa e irregolare racconta una storia di vulnerabilità e contraddizione.
The Voyage Out è una mostra che invita lo spettatore a un viaggio non solo fisico ma profondamente psicologico, dove l’altrove diventa sia rifugio che trappola. Le opere esposte rivelano un’indagine complessa sulla mente contemporanea, portando alla luce conflitti e tensioni che toccano questioni fondamentali come la ricerca di sé, la vulnerabilità della vita e le aspirazioni personali. Ogni artista contribuisce a questo dialogo con la propria visione, rendendo la mostra un mosaico di emozioni e pensieri che riflettono le sfide della contemporaneità e l’instabilità del presente.