Caro Alberto, la mostra-omaggio ad Alberto Garutti si trasferisce a Roma

Dopo il successo della prima tappa a Recanati, la mostra Caro Alberto si trasferisce a Roma, inaugurando il 19 ottobre presso l’Alvèus Studio di Alice Schivardi, ex allieva di Alberto Garutti all’Accademia di Brera. Questo progetto è un tributo alla figura di Garutti, scomparso il 24 giugno 2023, e celebra il suo profondo impatto sia come artista che come insegnante. La mostra raccoglie centinaia di cartoline-opere, realizzate da ex studenti, critici, curatori e amici, a testimonianza del legame indissolubile tra Garutti e coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

L’iniziativa è nata all’interno della chat “Condominio Garutti”, uno spazio virtuale creato dopo la sua morte, che ha permesso ai suoi ex studenti e amici di mantenere viva la memoria dell’artista attraverso la condivisione di testi, immagini e disegni inviati tramite cartoline postali. Durante la mostra, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare attivamente, compilando cartoline in bianco messe a disposizione, che verranno aggiunte a quelle già esposte, creando un’opera collettiva in continua espansione.

La mostra ha un obiettivo preciso: raccogliere tutte le cartoline in una scatola-opera che sarà donata all’Archivio Alberto Garutti, affinché la memoria del maestro possa essere preservata. Il curatore della mostra, Giacinto Di Pietrantonio, amico di lunga data di Garutti, sottolinea nel suo testo come il contributo dell’artista sia stato determinante, soprattutto nel suo approccio innovativo all’insegnamento. Garutti trattava i suoi studenti come veri e propri artisti, creando uno spazio di confronto egualitario e stimolante, un aspetto che si rifletteva nella sua arte pubblica, sempre orientata al dialogo con il pubblico.

La carriera di Alberto Garutti (1948-2023) è stata una delle più significative nel panorama artistico contemporaneo, in particolare per il suo contributo all’arte pubblica dagli anni Novanta in poi. Ha insegnato in prestigiose istituzioni come l’Accademia di Brera, lo IUAV di Venezia e il Politecnico di Milano, influenzando generazioni di artisti. Garutti ha partecipato a manifestazioni di rilievo internazionale, come la Biennale di Venezia e la Biennale di Istanbul, e ha creato opere per importanti musei, tra cui il SMAK di Gent, il Museion di Bolzano e il MAXXI di Roma. Opere iconiche come “Ai nati oggi” e “Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora” sono state installate in diverse città del mondo, diventando simboli del suo approccio rivoluzionario all’arte pubblica.

Nel 2023, il progetto per una grande monografia su Garutti, ideato da Germano Celant e sostenuto da sei importanti istituzioni museali, ha vinto il bando di Italian Council promosso dal Ministero della Cultura. La pubblicazione è prevista per la primavera del 2024 e rappresenterà una documentazione completa e approfondita del suo percorso artistico. Caro Alberto si configura, quindi, non solo come un omaggio, ma come una celebrazione collettiva di una figura che ha saputo intrecciare l’arte alla vita, lasciando un’eredità indelebile.

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