DEEP SICILY, un’associazione per il “ricominciamento” di un paese nell’agrigentino

Ravanusa (AG) è un comune situato nell’entroterra siciliano, in quella Sicilia profonda dove si può perdere, facilmente, la percezione di essere in un’isola. La Sicilia è infatti solitaria ma non radicalmente distante: è vicina al continente, ma non troppo per chi vi abita. Nel territorio agrigentino, tale lontananza è dilatata. Ma, al di là del problema di un sistema di trasporti ancora deficitario, tutto ciò non è da intendere necessariamente come svantaggio. Diventa al contrario motivo di densa riflessione sulla realtà in cui l’individuo vive la propria esistenza. 

Deep Sicily materializza questa precisa prospettiva, restituendo al mondo esterno un complesso di significati multiforme. Si tratta, in particolare, di un’associazione culturale che è nata come progetto di ricerca di filosofia e arte che vortica attorno al concetto di “Artificio del Ricominciamento”. Se è utile individuare un’origine, lo si può fare partendo dalla drammatica esplosione, nel 2021, di un metanodotto a Ravanusa, che provocò il crollo di numerose palazzine, la morte di dieci persone e un centinaio di sfollati. 

Via Trilussa, luogo dell’accaduto, è oggi la vena urbana di un quartiere mutilato, dovele strutture diroccate, le montagne di macerie e il terreno lacerato dalla deflagrazione fanno da promemoria permanente per chi si aggira nelle vicinanze. La condizione ormai statica in cui verte questa via del paese, quasi del tutto sgombera di abitanti e perciò ignorata, ha condotto la Presidente di Deep Sicily, Mara Jvonne Raia, a rifunzionalizzare questa parte della città. Da qui l’“Artificio del Ricominciamento”, il cui Manifesto riporta, per filo e per segno, gli obiettivi del progetto: 

“L’artificio lavora e gioca sum-poieticamente (“fare insieme”) per lo sviluppo socialee culturale attraverso scrittura, performance, poesia, fotografia, cinema, design, filosofia, storia, architettura, astronomia, geologia, geografia, antropologia. L’artificiodialoga dal basso verso l’alto, accoglie le aspirazioni di sviluppo dei residenti in unaprospettiva locale e internazionale. […] L’artificio si domanda: ‘Quale futuro per le generazioni a venire?’ E prova a rispondere attraverso la pratica dell’urgenza.” 

Il Manifesto, redatto come di consueto in forma scritta, è stato inoltre inciso in un disco trasparente corredato, nel lato B, dell’intervista ai pochi residenti della zona in cui è avvenuta l’esplosione. La copertina che contiene il disco è invece caratterizzata, oltre che al testo graficamente strutturato del manifesto, dall’emblematica pietra di Deep Sicily. Inteso a tutti gli effetti come un logo, la pietra assorbe una rete di significati abbastanza ampia: è un rimando alla primordialità, al carsismo, ma è anche estensione figurativa del paesaggio roccioso, e a volte un po’ desolato, della Sicilia; è riferimento a un modo di procedere, di costruire, ponendo una pietra dopo l’altra, la realtà che a Ravanusa si intendere edificare; è, infine, allusione alla “Pietra di l’ariu”, che nel paese si utilizza come espressione siciliana equivalente a “fulmine a ciel sereno”

Il collegamento della pietra, come immagine che conserva una propria concretezza materica, con Deep Sicily rivela inoltre una funzionalità logica. Deep Sicily è in effetti l’unica idea tangibile del manifesto, essendo anche pensato come futuro luogo espositivo, identificato come Museo dell’epistemologia Vernacolare e Cosmologica – Deep Sicily, in cui svolgere le attività dell’associazione: 

“L’Artificio comincia a Ravanusa in via Giordano Bruno, tra via Savonarola e via Trilussa, con il Museo dell’epistemologia Vernacolare e Cosmologica. Deep Sicily. Il Museo riconosce l’arte contemporanea come forza propulsiva e detonatrice, in gradodi agire tra le macerie di un mondo morente e uno nascente. […] Un museo alla portata di tutti e non discriminante, che fornisce cultura, intrattenimento e beni di prima necessità. Libri, musica, pane, uova, assorbenti, penne, quaderni, carta igienicasono condivisi.” 

L’Epistemologia Vernacolare e Cosmologica identifica pertanto tale nascente progettazione edilizia, utilizzando le due ultime espressioni, “vernacolare” e “cosmologica”, per meglio intendere il carattere civile, e allo stesso tempo ancestrale, di un luogo pensato per il locale, per gli abitanti del centro urbano. Un giardino comunitario, l’Hortus Sconclusus, com’è stato definito, verrà inoltre realizzato comepunto di ritrovo in cui svolgere laboratori d’arte e attività ricreative. 

Torna di nuovo il valore sociale dell’arte nel contemporaneo, che consente di equiparare Ravanusa a Gibellina. Le iniziative culturali pensate per le due rispettive comunità siciliane svolgono, infatti, il ruolo risanatore di un’identità civica lacerata. Il tentativo di una “rinascita”, di un “ricominciamento”, dunque, che produce bellezza esenso pieno di appartenenza, è perseguito con grande impegno da Deep Sicily.

L’11dicembre, giorno di commemorazione dell’esplosione in via Trilussa, il Sindaco della città ha proposto all’associazione ravanusana l’organizzazione di un evento culturalesite specific. “La preghiera per il Ricominciamento” vedrà l’armoniosa unione di musica elettronica, violoncello e parole: “Questo concerto […] vuole parlare all’umano, con l’autorevolezza e la calma che apre vasti spazi d’ascolto, per allenare l’orecchio a sentire la possibilità di una gioia anche lì dove non c’è”

Raia spiega così il senso più profondo dell’iniziativa, che si svolgerà con l’obiettivo di ricordare il triste episodio con uno spirito di rivincita e di riscatto nei confronti degli abitanti di Ravanusa: “In questo luogo che ha toccato il fondo crollando inesorabilmente su se stesso, si cela una lezione di vita satura sino all’indescrivibile, sin nel minimo dettaglio, come probabilmente lo è sempre il sentirsi così prossimi alla morte. […] Il Ricominciamento esige accettazione, durezza, praticità, forza di volontà e di visione, pazienza e poesia. Poi si rivela in una dolce mancanza di nome per un’infinita quantità di scoperte, armonie e rivelazioni prima impensabili e inesistenti.”azioni. Il simbolo visivo di come Elena Salmistraro sia riuscita a salire sul ring con i suoi incubi, a testa alta e con i guantoni da boxe.

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