A PLUG-MI Mr Wany e la Key Gallery si confrontano con le radici e l’evoluzione della Urban Art

PLUG-MI, festival della cultura urbana organizzato da Fandango Club Creators che si terrà oggi 28 settembre e domani 29 settembre a Milano, presso il Superstudio MAXI, si appresta a diventare il palcoscenico per due importanti progetti di street art che intendono esplorare e celebrare le radici e le evoluzioni di una cultura nata per le strade e divenuta oggi una delle espressioni artistiche più rilevanti e riconosciute a livello globale. Uno degli artisti di punta che animeranno questo evento è Andrea Sergio, noto al pubblico come Mr. Wany, figura di riferimento della scena Hip Hop e del graffiti writing italiano e internazionale.

Nato a Brindisi nel 1978, Mr. Wany inizia a dipingere muri all’età di dodici anni, immergendosi nel mondo del graffitismo con una passione che lo porta a firmare con il suo pseudonimo numerose superfici urbane in tutto il globo. La sua carriera artistica prende un’importante svolta nel 2000, quando si trasferisce a Bologna e viene assunto come Art Director dalla Dynit, una delle più importanti case editrici italiane specializzate in anime e manga giapponesi.

Da quel momento, la sua creatività non conosce confini: lavora come scenografo, fumettista, illustratore, grafico pubblicitario, designer, art director, serigrafo e creativo. Non manca di esplorare anche altri ambiti, come quello della produzione musicale e dell’editoria autoprodotta, fino a ritornare, con rinnovata energia, al mondo dell’arte contemporanea e della pittura. Andrea è un vero e proprio produttore culturale a 360 gradi, e la street art è il fil rouge che unisce esperienze e linguaggi diversi, diventando il medium privilegiato per esprimere un immaginario personale e riconoscibile, fatto di personaggi iconici, colori brillanti e un tratto stilistico inconfondibile.

All’interno del festival, Mr. Wany sarà protagonista di un progetto quanto mai ambizioso: il “Back to the Roots”. Questa iniziativa mira a rendere omaggio ai media e alle opere che hanno permesso alla cultura Hip Hop di diffondersi globalmente, divenendo un fenomeno culturale di portata mondiale. Su una parete di 12 metri, l’artista reinterpreterà scene tratte dai film “Wild Style” e “Beat Street”, dal documentario “Style Wars” e dai libri che hanno documentato e celebrato i graffiti, come “Spraycan Art” e “Subway Art”. Queste opere non solo hanno catturato l’essenza di un movimento, ma hanno anche influenzato generazioni di artisti e appassionati. Attraverso il suo alter ego Hiroshi Kabuki, Mr. Wany fonderà l’estetica tradizionale del writing con il suo stile unico, proponendo una lettura contemporanea di questi capisaldi della cultura Hip Hop.

“‘Back To The Roots’ di Mr Wany rappresenta in realtà un “back to the future” citando il famoso film cult degli anni 80, un viaggio che parte dalle origini della urban culture ed arriva alle sue più attuali evoluzioni artistiche, rendendo tributo agli accadimenti cardine di questa evoluzione ed ai pionieri che hanno fondato il movimento” dichiarano Marco Moretti e Michele Budelli, co-owner di Fandango Club Creators e menti creative, insieme al loro team, dietro PLUG-MI. 

Ma l’esperienza relativa alla street art non si ferma qui. PLUG-MI ospiterà anche una mostra collettiva curata dalla milanese Key Gallery che racconta la storia e le diverse sfumature della street art e del graffiti writing, dagli albori fino alle sue più recenti evoluzioni stilistiche. Tra gli artisti in mostra figurano nomi che hanno fatto la storia della scena italiana e internazionale, come KayOne, uno dei pionieri del writing milanese; Giacomo Spazio, artista e gallerista che ha contribuito a dare dignità artistica al graffitismo; Giorgio Bartocci, conosciuto per le sue forme astratte e i suoi murales che evocano figure antropomorfe; e Noyz Narcos, che ha unito il mondo del rap e della street art. Inoltre, saranno presenti Orticanoodles, duo milanese celebre per i loro stencil, Pao, noto per le sue opere ironiche e colorate, Urbansolid, con le loro installazioni scultoree, e FLYCAT, un vero e proprio pioniere del writing italiano.

La mostra offrirà una visione panoramica su un movimento che ha saputo reinventarsi nel tempo, passando dalle superfici urbane a quelle museali e dalle performance dal vivo alle opere su tela. I visitatori potranno esplorare l’evoluzione di uno stile che, pur mantenendo le sue radici ribelli e anticonvenzionali, ha saputo dialogare con altre forme d’arte, incorporando elementi di scultura, design e persino moda.

Una sezione speciale dell’esposizione sarà dedicata alla Street Photography, con una selezione di scatti realizzati dal fotografo milanese WallsOfMilano. Le sue immagini documentano con precisione e sensibilità la scena urbana, catturando attimi fugaci di creatività e trasformazione. Questa sezione rappresenta anche un omaggio alla memoria storica della cultura di strada, sottolineando l’importanza della fotografia come strumento di documentazione e conservazione di un patrimonio spesso effimero e destinato a scomparire.

A completare il programma ci saranno talk aperti al pubblico, condotti da Clara Amodeo, storica dell’arte e presidente dell’associazione Another Scratch In The Wall. Questi incontri offriranno l’opportunità di approfondire il lavoro degli artisti e di esplorare i temi che caratterizzano la street art contemporanea, creando un dialogo tra pubblico e artisti.

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