Arte Fiera, la qualità premia

Arte Fiera Bologna 2024. Una fiera d’arte contemporanea come tante altre? Sì, se vogliamo essere antipatici. Ma, per l’amor del Signore, è sempre una bellissima occasione. Puoi vedere un sacco di opere d’arte in un colpo solo. Allora cosa differenzia Arte Fiera Bologna da altre rassegne similari sparse sul territorio?
Indubbiamente la qualità. L’aspetto storico virtuoso della rassegna, che quest’anno compie mezzo secolo, sembra confermare il fatto che, come si dice con un vecchio adagio popolare, la qualità premia. E infatti c’è molta qualità ad Arte Fiera Bologna 2024. Inutile perdere tempo con elucubrazioni e considerazioni di carattere culturale e intellettuale. Godiamoci questa qualità: è già tanto così.

Daniele Galliano Una pazza felicità 2019 olio su tela cm 150×100 Federico Rui

È una fiera: una rassegna commerciale. E credo che molti galleristi alla fine siano contenti. Le voci di corridoio mi hanno detto che giovedì all’inaugurazione c’è stata una gran quantità di persone. Tutti infiltrati? Può anche essere. Molti si sono anche stupiti del grande afflusso di pubblico sabato, che si suppone continuerà per tutto il week end. Ma pare che molti fossero intenzionati ad acquistare, e non solo a guardare.
In effetti mi aspettavo di trovare famiglie con i passeggini, che in realtà non ho visto. Ho visto però un sacco di persone con il dress code ad hoc, quello giusto, cioè i cosiddetti “contadini vestiti a festa”: coloro che si vestono da artista o si vestono da curator o semplicemente coloro che si vestono da operatori di settore. Gente “qualsiasi”: che forse non conta un cazzo nel sistema più cool, ma certo fanno tutti numero e rendono conto della popolarità della rassegna. E probabilmente comprano.
Tra i galleristi, dunque, molti saranno contenti. E in teoria, perché no, dovremmo essere contenti noi con loro: se vi è una grande circolazione di denaro, questo è estremamente positivo per l’indotto, cioè per tutti gli operatori del settore, critici, storici, artisti, curatori e quant’altro.

Credo che alla fine questa rassegna non sia molto differente da tante altre degli anni passati e da tante altre fiere d’arte contemporanea. Credo, e questa è una connotazione potremmo dire pop, che la ragione della gran massa di gente affluita a questo evento sia da addebitare a un ritorno di moda per l’arte contemporanea, almeno come la si intende nella provincia milanese.

Che poi insomma, tutto ruota intorno a questo: l’arte è soprattutto una gran moda e quindi può anche darsi che abbia la stessa resistenza di un fuoco fatuo. Ma meglio che niente: almeno attira gente e fa alzare il livello delle aspettative, dunque anche dei lavori esposti. Che dire, quindi, in sintesi? Arte Fiera è una rassegna d’arte contemporanea di carattere commerciale: non va confusa con una Biennale o una mostra collettiva. Ma non c’è dubbio che ci sia tanta qualità. Qualcuno si lamenterà di non avere visto nessuna novità. Ma in fondo, che novità vuoi aspettarti? Meglio la qualità della novità.

Simon Roberts Shrouded Statue 1 Theseus and the Minotaur by Antonio Canova 2021 stampa a pigmenti cm 112×147 Mc2gallery

Cosa c’è che ti può far dire “Wow!”? Una piccola segnalazione la merita senz’altro l’installazione, chiamiamola così, di Maurizio Cattelan. Qualcuno l’avrà criticata, qualcun altro l’avrà magnificata. Io, francamente, senza saper né leggere né scrivere, non so cosa possa significare: però mi è piaciuta un sacco, soprattutto il gatto nero di spalle nell’angolino.

Maurizio Cattelan Because dettaglio Arte Fiera 2024


Forse Arte Fiera Bologna 2024 val bene una messa proprio per l’installazione di Maurizio Cattelan e per alcuni stand che poi alla fine sono quelli dei soliti noti. Vi vogliamo citare i primi nomi che mi vengono in mente, da Federico Rui a Primo Marella oppure MC2 Gallery. Ma non erano i soli. Vedere, e visitare, per credere. Ne vale la pena, seriamente.

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