Casa degli Artisti di Milano apre gli Atelier al pubblico

Courtesy Casa Degli Artisti

“I luoghi che siamo” è un progetto di ricerca e produzione artistica in progress realizzato nel corso della prima residenza dalle artiste Rebecca Agnes, Chiara Francesca Longo, Rebecca Moccia, Giulia Oglialoro, Eleonora Roaro.

Casa degli Artisti presenta “I luoghi che siamo”, progetto di atelier aperti al pubblico che conclude il primo ciclo di residenze avviato nel 2020. Protagoniste le artiste Rebecca Agnes, Chiara Francesca Longo, Rebecca Moccia, Giulia Oglialoro ed Eleonora Roaro che presenteranno la ricerca e il corpus di lavori sviluppati durante la loro residenza. Le artiste hanno infatti lavorato autonomamente, sviluppando una investigazione coerente, incentrata sull’intenzione di sguardo ai luoghi e alle trasformazioni della città.

I luoghi che siamo Atelier Aperti inaugura mercoledì 19 maggio, dalle 14 alle 21 e si prosegue fino il 10 giugno tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10.30 alle 21.00. Il progetto è anche l’occasione per prenotare uno studio visit con le artiste e gli artisti attualmente in residenza – su prenotazione da effettuare via email [email protected] – esclusivamente i giovedì e venerdì dalle 14.00 alle 21.00.

Milano è una città in continua evoluzione e la velocità con cui questi cambiamenti avvengono acuiscono l’incidenza della gentrificazione e della disidentificazione con comunità di generazioni passate in rapporti labili di esclusione e inclusione. La sostituzione dei servizi di vicinato, che in molti quartieri hanno generato attrattori d’interesse e di coesione tra gli abitanti, segna l’identità mutata dei luoghi, delle relazioni e delle fruizioni. Si sovrascrivono memorie spesso in forte discontinuità e rapido consumo.

Anche gli spazi che esistono solo nella memoria di chi li ha vissuti e che permangono nell’immaginario simbolico dei nuovi abitanti fanno parte dell’identità attuale della città e della stessa Casa degli Artisti. “I luoghi che siamo” offre un’esperienza immersiva nei luoghi della città, in cui riconosciamo una Milano solidale, capace di mutare radicalmente aspetto e tempra da una strada all’altra. Il filo che accomuna le narrazioni è il dato biografico, il legame sottile affettivo e poetico da cui sono originate le ricerche e i lavori delle artiste.

Chiara Francesca Longo (Milano, 1977) incentra il lavoro video sulla relazione che il CSOA Garibaldi, il collettivo femminista Babajaga e gli studi di liuteria hanno avuto con la storia di Casa degli Artisti e la trasformazione del quartiere Brera tra gli anni ‘70 ed il 2000, anni del suo sgombero. L’artista che ha frequentato e vissuto parte delle vicende del centro sociale ripercorre con interviste la molteplicità di storie e di realtà che il luogo ha ospitato generando un riferimento negli anni riconosciuto nel quartiere Brera Garibaldi.

Sul filo della memoria e della rilettura tra interviste e documenti d’archivio s’incentrano anche lo studio per un’installazione di Rebecca Moccia, e il processo di ricerca di Eleonora Roaro e Giulia Oglialoro rivelando narrazioni sempre possibili, visioni e connessioni tra passato e presente nell’inesorabile trasformazione della città.

Cover Photo Credits: I luoghi che siamo, Ugo La Pietra, Casa degli Artisti.

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