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Archaeology Now, la nuova mostra di Damien Hirst alla Galleria Borghese di Roma
Lโ8 giugno 2021 la Galleria Borghese di Roma apre le porte per una nuova mostra che si preannuncia giร eccezionale: il perchรฉ รจ nel protagonista di questo solo show, lโartista inglese Damien Hirst con Archaeology Now.
La mostra, a cura di Anna Coliva e Mario Codognato, presenterร oltre 80 opere dalla serie Treasures from the Wreck of the Unbelievable esposte in tutte le sale del museo affiancando i capolavori antichi e comprenderanno sculture sia monumentali che di piccole dimensioni, realizzate in materiali come bronzo, marmo di Carrara e malachite. Anche i dipinti di Hirst Colour Space, in Italia per la prima volta, saranno allestiti allโinterno della collezione permanente, mentre la sua scultura colossale, Hydra and Kali, sarร nello spazio esterno del Giardino Segreto dellโUccelliera.
Le opere di Hirst saranno presentate nella Galleria Borghese, museo con una collezione di capolavori della statuaria romana classica, della pittura italiana del Rinascimento e di quella del Seicento, e le piรน importanti sculture di Bernini e Canova.
I lavori di Hirst completeranno la molteplicitร di invenzioni e tecniche presenti nella collezione museale, mostrando lโincredibile abilitร dellโartista di unire concetti e narrazioni con lโeccezionale capacitร necessaria a creare queste complesse opere, che รจ stata una costante di questa istituzione.
Il progetto nasce da una delle ricerche piรน originali di Hirst negli ultimi ventโanni: Treasures from the Wreck of the Unbelievable esposta per la prima volta a Venezia nel 2017 a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana. Qui aveva lavorato con materiali diversi โ naturali, tecnologici e preziosi โ con eccezionale tecnica e abilitร . Realizzate in marmo, bronzo, corallo, cristallo di rocca, pietre dure e inserite tra i capolavori della collezione della Galleria, queste opere esaltano il desiderio di multiformitร del suo fondatore, il Cardinale Scipione Borghese. La sua fantasia era stata di superare le categorie, non solo tra le arti, ma anche tra realtร e finzione.
La mostra presenterร anche un gruppo di dipinti dalla serie di Hirst del 2016 intitolata Colour Space, che costituisce sia uno sviluppo degli Spot Paintings sia una rivisitazione della prima opera di quella serie in cui le macchie erano dipinte liberamente. Colour Space vede lโinfiltrazione, nelle parole di Hirst, di โelementi umaniโ.
Queste opere sono come โcellule al microscopioโ. Rompono lโidea di una immagine unificata, fluttuano nello spazio, scontrandosi e fondendosi lโuna nellโaltra, con un senso di movimento che contraddice la stasi della tela.
Cover Photo Credits: Damien Hirst accanto al suo squalo tigre imbalsamato (foto Infophoto) – INFOPHOTO