Il “FLA FlavioLucchiniArt Museum” a Milano

In via Tortona a Milano, in pochi metri di strada sono collocati tre importanti musei il Mudec-Museo delle Culture, il Silos/Armani e il FLA FlavioLucchiniArt Museum, quest’ultimo nato dalla fusione dell’atelier dove Lucchini ha lavorato per anni e l’ex-rifugio antiaereo, al tempo della Seconda guerra mondiale, della General Electric.

Abbiamo visitato il museo in occasione di “Art in The Garden” una serata evento, in un giardino pieno di opere d’arte,  un palcoscenico a cielo aperto, dove diversi artisti ci hanno reso partecipi, sotto le stelle, dei loro lavori.

Ci siamo lasciti incantare dalle centinaia di opere di Lucchini nel  “personal Museum” al Superstudio Più.  Questo luogo è stato creato per valorizzare la creatività, il talento, l’innovazione dal suo fondatore, Flavio Lucchini, art director, editore, imprenditore ma soprattutto artista.

Il FLA FlavioLucchiniArt Museum – atelier, museo e associazione no-profit – mette in mostra il lavoro realizzato, in trent’anni di sperimentazioni, da Lucchini, dopo aver lasciato a sessant’anni, tutti i prestigiosi incarichi editoriali, da Amica a Vogue Italia.

Flavio Lucchini è, infatti, arrivato all’arte dopo una vita trascorsa nella moda. La sua ricerca si concentra sull’abito femminile, per lui metafora dei nuovi valori della società contemporanea e della mitologia dell’immagine. Vari i media usati per raccontarci il suo sguardo, quadri, sculture, digital-art e tecniche diverse, in un mix di perfezione e ironia,  ha trattato l’universo femminile decantandone l’essenza, con tutte le sue implicazioni etiche ed estetiche, dall’alta moda al burqa.

Come racconta lui stesso in un’intervista, “La moda può essere arte? Infiniti sono i valori che il “vestito” comunica. È lo specchio della cultura, della società, della vita, di oggi, di ieri, di sempre. Apre la creatività, stimola la fantasia, regala emozioni, porta bellezza. Proprio come l’arte. Vi ho dedicato tutto il mio tempo. Cogliendone i messaggi misteriosi e trasformandola in sculture monumentali, totem urbani, reperti fashion, ingenui simulacri, oggetti religiosi, riflessi di contemporaneità”.

Tutto questo per dirci che la Moda è molto di più che un semplice vestito: una vera e propria “creazione”, un’espressione culturale, una metafora della società, una testimonianza dei tempi.

Lucchini con le sue opere, ha  indagato la moda da un altro punto di vista e non per il mercato dell’arte.

Le sue sono sculture di grandi dimensioni, quadri dipinti con tecniche tradizionali o sperimentali, digital painting,  opere grafiche,  piccoli e giganteschi totem, è un dialogo tra Arte e Moda, a volte pop, ma dove  abbiamo trovato anche una forte spiritualità.

Per Flavio Lucchini qualsiasi approccio all’arte non può prescindere dal corpo e infatti tutte le sue sculture, dalle più piccole fino a quelle  gigantesche, rispettano le proporzioni della figura femminile che indossa un vestito, un abito, una copertura. Quindi prima di essere dei totem, degli idoli, o delle rappresentazioni simboliche sono comunque corpi.

L’Atelier, grazie alle tante iniziative, tra cui il Fuori Salone,  diventa, quindi, un  luogo dove incontrare, raccontare, sperimentare, proiettare, mostrare creativi e creatività, coinvolgendo un pubblico di giovani, adulti, anziani ma anche nuovi collezionisti, curiosi e appassionati, avvicinandoli all’arte in modo alternativo.

Questo perché, FlavioLucchiniArt, è anche una associazione no-profit sostenuta dai fondatori, Flavio Lucchini, Gisella Borioli e Gaia Lucchini, per divulgare la conoscenza dell’arte e della moda.

Quindi il nostro consiglio è di visitare questo luogo, per essere trasportati in una dimensione altra, una visione diversa della moda e dell’immagine.

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