La Fondazione Carla Fendi ha presentato Artificial Artechnology, un progetto che fa comunicare arte e tecnologia
Abbiamo intervistato al Festival dei Due Mondi di Spoleto Maria Teresa Venturini Fendi, attuale Presidente della Fondazione Carla Fendi, istituita nel 2007 per dare supporto al mondo dell’arte e della cultura.
Quest’anno, nel contesto del Festival, è stato presentato ‘Artificial Artechnology’.
Un progetto che prevede l’esposizione di un frammento fotografico tratto da “Fatica N.26” di Daniele Puppi sulla facciata del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, l’installazione esperienziale “REALITY?” di Gabriele Gianni e l’annuncio della vincitrice del Premio Carla Fendi STEM, l’astrofisica Marica Branchesi.
L’intervista a Maria Teresa Venturini Fendi
Maria Teresa Venturini Fendi ci racconta che “La fondazione si è sempre occupata d’arte. Quando la fondatrice, Carla Fendi, è venuta a mancare, io mi sono occupata di portare avanti lo scopo statutario della fondazione, ma ho voluto anche espandere il suo interesse verso la scienza.
Al giorno d’oggi ci troviamo in un momento di cambiamento epocale in cui l’avanzamento della tecnologia ci tocca particolarmente da vicino. Come tocca la nostra vita, tocca le arti.
Molti artisti di oggi interagiscono sempre di più con tecnologia, realtà virtuale, realtà aumentata e 3D. Dunque, mi è sembrato molto naturale e interessante avere un focus su questa disciplina”.
Riguardo alla collaborazione con Gabriele Gianni e Daniele Puppi, le cui opere sono state presentate nell’ambito del Festival dei Due Mondi conferma:
“Con Gabriele Gianni ho fatto molte ricerche perché in passato abbiamo prodotto documentari sulla vita di grandi scienziati e sulla robotica.
Ho trovato sempre molto interessante il connubio tra la sua vasta cultura umanistica e il modo in cui utilizza la tecnologia come mezzo espressivo.
Daniele Puppi è un artista molto rigoroso che lavora sempre all’interazione con lo spazio. Realizza bellissimi video, ma in questo caso l’idea è stata rivestire con un frammento fotografico tratto da una sua opera la facciata del palazzo del Teatro Caio Melisso, poi intitolato Spazio Carla Fendi.”
Art & Science into Spoleto – Sol LeWitt / Anna Mahler e il Premio Carla Fendi
L’anno scorso, sempre nel contesto del Festival, la Fondazione ha presentato ‘Art & Science into Spoleto – Sol LeWitt/Anna Mahler’ e il Premio Carla Fendi è stato assegnato a Mahler & LeWitt Studios per finanziare un progetto triennale di residenze per artisti e designer emergenti legati al mondo della moda e dell’arte.
Secondo Maria Teresa Venturini: “Mahler & LeWitt Studios sono una realtà molto attiva, ma piuttosto sommersa nel territorio. Li ho conosciuti nelle mie ricerche e li ho contattati.
Hanno restaurato le dimore spoletine dei due artisti e creato uno spazio che offre residenze artistiche ad artisti stranieri.
Per far conoscere questa realtà ho organizzato delle visite agli studi durante l’edizione passata del Festival e poi ho realizzato dei documentari per raccontare le vite di questi artisti e il loro rapporto con la città.”
E sui progetti futuri la Presidente anticipa: “Vorrei continuare a trattare la connessione tra arte e scienza declinandola su nuove discipline artistiche come la letteratura. Sono fiduciosa e curiosa del mondo che verrà e forse anche per questo mi piacerebbe lavorare a dei progetti di didattica per bambini.”