Alice Rorhwacher continua a stupire: è la volta di Bar Luna, un’installazione site-specific aperta al pubblico dal 20 giugno 2024.
Inaugurata in occasione della 38ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, l’installazione è situata negli spazi espositivi del Cinema Modernissimo ad opera della regista Alice Rohrwacher e del duo Muta Imago (Claudia Sorace e Riccardo Fazi), con la partecipazione di Thierry Boutemy per la cura dei dettagli floreali. Dopo il debutto al Centre Pompidou di Parigi nel 2023, l’esposizione è stata riproposta a Bologna in occasione del Festival Il Cinema Ritrovato, con l’aiuto dello scenografo Giancarlo Basili.
Benvenuta\o al Bar Luna. Qui puoi sederti, riposare, leggere o chiacchierare. Potrai condividere la lettura di un dei libri della biblioteca di Alice, ascoltare musica o semplicemente stare a guardare la terra da un’altra prospettiva.
Pensata come un viaggio nel cielo, come la creazione di un bar da cui ammirare la Terra da un’altra prospettiva. Si varca la soglia della normalità, oltre una vecchia cucina, una dispensa fatta di ricordi, e all’improvviso in mezzo ad un cielo stellato, c’è il ricordo di un vecchio bar. Un bar qualsiasi, un bar di una qualsiasi provincia italiana degli anni Ottanta, un bar dove poter stare senza consumare.
Una cabina telefonica, due amache, due fori oltre la parete che spiano una natura solitaria. È un altro punto di partenza per Rohrwacher, ispirato ai temi del suo immaginario cinematografico, sempre sospeso in un non-luogo, nel mezzo di realtà e magia, dove i confini si sovrappongono.
L’aldilà è un luogo da vivere tra sonno e veglia, che ti invita a viaggiare nel tuo tempo e nei tuoi ricordi personali. Ma cosa ne facciamo del nostro passato? Quali sono le nostre radici?
Il corpo celeste ideato da AliceRohrwacher e Muta Imago riflette sulla condizione umana, sui ricordi e sulle esperienze che ci legano alla Terra, alle persone. Una dimensione onirica, tra cinema e arte, tra sogno e realtà, fatto di racconti, vecchie fotografie, voci e ricordi, che ci fa toccare con mano il realismo magico di un cinema ritrovato.