Nel 2011 Google ha dato vita alla piattaforma Arts & Culture per raccogliere milioni di opere digitalizzate. Con l’aiuto di INWARD anche la street art italiana sta entrando a far parte di questa preziosissima raccolta.
Google Arts & Culture, nato l’1 febbraio 2001, è una piattaforma che accoglie innumerevoli immagini ad alta risoluzione di opere esposte nei musei di tutto il mondo permettendo a ogni fruitore di compiere una visita virtuale dei luoghi in cui sono custodite (trovate la lista completa dei musei aderenti al progetto qui). Nel 2019 Google ha lanciato un nuovo progetto insieme a INWARD Osservatorio Nazionale sulla creatività urbana che consiste nella pubblicazione di opere di street art sul sito Google Arts & Culture, con lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte italiana e, in particolare, la street art. La prima parte del progetto ha visto la digitalizzazione di 350 opere appartenenti a 50 artisti tra cui Gio Pistone, Alberonero, Corn79, Manu Invisible, Joys, Koso, Edf Crew, Rosk&Loste, Mr. Fijodor, Daniele Nitti, Camilla Falsini, Naf-Mk, Zeus40 e molti altri. Al momento il progetto suddivide le opere per generi che vanno dall’astrattismo alle illustrazioni; dal geometrismo al realismo, passando per il figurativo e il lettering. Inoltre, è possibile fare anche una ricerca per nome per vedere tutte le opere di un artista preciso.
La pagina è divisa per sezioni, dove una prima parte è dedicata a sette storie che illustrano alcuni murales, mostrando non solo le immagini con il titolo e l’anno di creazione, ma anche una breve descrizione dell’artista e del suo stile. In seguito, una seconda sezione raccoglie i tour virtuali che si possono fare all’interno delle città e dei musei a cielo aperto (al momento è disponibile solo il Parco dei Murales di Napoli). Infine, una terza sezione raccoglie tutti i murales divisi per tematica o per artista per un totale di 347 opere. È stata aggiunta anche la possibilità di visitare il Parco dei Murales di Napoli, una galleria a cielo aperto nata per riqualificare la città. Il primo intervento risale al 2015 con Sorit e, grazie agli sforzi di INWARD, è diventato un punto di riferimento importante per la street art italiana.
Lo scopo del progetto? Sicuramente preservare e mappare tutte quelle espressioni artistiche che trovano spazio nelle strade e sui muri, ma non solo! Come ha sottolineato Luca Borriello, direttore della ricerca per INWARD, “conoscere un simile patrimonio su Google Arts & Culture significa anche sollecitare una nuova forma di curatela, un ottimo spunto per nuovi sbocchi occupazionali soprattutto per i più giovani” (Fonte INWARD).