Sacha Kanah e il respiro della materia. Grex alla Fondazione ICA Milano

Dal 13 febbraio al 15 marzo 2025, la Fondazione ICA Milano, in collaborazione con PROGETTO LUDOVICO, ospita Grex, la mostra di Sacha Kanah (Milano, 1981), un’indagine sulla relazione tra spazio, forma e pressione fisica e simbolica, che trasforma la project room della fondazione in un ambiente immersivo e claustrofobico.

Kanah invita il visitatore a un’esperienza percettiva amplificata, un percorso che inizia con l’osservazione dall’esterno e culmina nell’attraversamento dello spazio espositivo. Qui, gli oggetti industriali diventano presenze inquietanti e instabili, in un gioco di tensioni tra interno ed esterno, vuoto e pieno, rigidità e deformazione. L’elemento cardine dell’installazione è una struttura composta da cisterne da 1000 litri, provenienti da una tintoria industriale e private di ogni residuo, ma ancora capaci di evocare un passato produttivo. Queste forme ibride, a metà tra l’organico e l’inanimato, sembrano respirare nello spazio, trasformandolo in un corpo vivo e pulsante.

Il titolo della mostra, Grex, deriva dalla botanica e fa riferimento alle piante ibride, un concetto che Kanah adotta per esplorare la relazione tra natura e artificio, tra materiali plastici e la loro capacità di assumere caratteristiche che sfidano la distinzione tra materia inerte e struttura vivente. La sua ricerca si nutre di riferimenti teorici eterogenei, dall’architettura di Le Corbusier alla filosofia dello spazio di Henri Lefebvre, fino agli studi geografici di Doreen Massey, in un’indagine che connette paesaggio, industria e percezione sensoriale.

Fulcro dell’esposizione è la serie Doodles, un corpus di sculture inedite realizzate con contenitori industriali cavi e semirigidi. La loro particolarità sta nell’equilibrio instabile tra forma e pressione atmosferica: mantenute sottovuoto, si deformano gradualmente, accartocciandosi attorno a un nucleo rigido inserito dall’artista. Ogni opera è tenuta in tensione da valvole appena socchiuse, che regolano un processo lento e continuo di rilassamento, una sorta di inspiro ed espiro materico, in cui il controllo umano si scontra con l’imprevedibilità della trasformazione. Kanah introduce volutamente l’errore nel sistema, lasciando che il caso e le forze fisiche agiscano autonomamente, dando vita a forme organiche e mutevoli.

L’approccio dell’artista si distingue per la capacità di fondere pensiero filosofico, pratica industriale e sensibilità plastica. I suoi lavori interrogano l’identità della materia, il rapporto tra naturale e sintetico, tra corpi artificiali e processi organici. Le sue sculture sfidano le convenzioni estetiche e concettuali, trasformando materiali di scarto in strutture pulsanti, dove la dimensione industriale si carica di valenze quasi antropomorfe.

Grex è un progetto che si inserisce nella ricerca di PROGETTO LUDOVICO, piattaforma milanese fondata nel 2021 da Lorenzo Perini Natali, che esplora il rapporto tra arte e industria, indagando le possibilità espressive che emergono dall’interazione tra processi produttivi e pratiche artistiche. La mostra è accompagnata da un testo critico di Rossella Farinotti, che analizza il lavoro di Kanah attraverso una prospettiva che intreccia arte, tecnologia e filosofia dello spazio.

L’intervento di Kanah si inserisce nel contesto più ampio delle mostre in corso alla Fondazione ICA Milano, che fino al 15 marzo 2025 ospita anche Wooden Travel di Augustas Serapinas, un’indagine sulla memoria collettiva attraverso l’architettura vernacolare lituana, e la bipersonale Lonely Are All Bridges, dedicata a Birgit Jürgenssen e Cinzia Ruggeri, a cura di Maurizio Cattelan e Marta Papini.

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