Un docufilm per i 100 anni dalla nascita dell’artista provocatore Joseph Beuys

BetaCinema Beuys copyright zeroonefilm Caroline Tisdall

Sky Arte celebra il centenario della nascita di Joseph Beuys (1921 – 1985) con un docu – film sulla vita del visionario artista tedesco che ha segnato la storia dell’arte internazionale

Il 12 maggio 1921 nasceva a Krefeld in Germania Joseph Beuys, l’uomo con il cappello che vedeva in ogni persona un artista e nell’arte la possibilità di plasmare la società, il cui messaggio, a più di trent’anni dalla morte, continua a essere straordinariamente vitale.

In occasione del centenario della nascita, Sky Arte presenta Beuys – L’artista come provocatore, il film di Andres Veyel, in onda mercoledì 12 maggio alle 21.15.

Il film, attraverso un sapiente montaggio di fonti audio e video mai utilizzate prima, ricostruisce un ritratto non convenzionale dell’artista, una cronaca unica, uno sguardo intimo su un essere umano, la sua arte, il suo mondo e le sue idee.

300 ore di video, un materiale audio sconfinato di e sull’artista, le collezioni di più di 50 fotografi internazionali, per un totale di oltre 20.000 scatti, più di 60 incontri con testimoni dell’epoca e circa 20 interviste, sono stati il punto di partenza di questo film, la cui lavorazione è durata circa tre anni.

Con una narrazione aperta, il documentario racconta l’artista attraverso alcuni punti cardine della sua biografia e della sua carriera: il trauma della guerra e del suo incidente aereo nel 1943, alcune delle sue performance più famose – come Fettecke (1982), I Like America and America Likes Me (1974), 7000 Oak Trees (1982) – la critica al sistema dell’arte, l’insegnamento all’Accademia, l’impegno politico.

“Nel film, Beuys pone, in modo persistente e sovversivo, temi che continuano a rimanere rilevanti trent’anni dopo la sua morte, come la necessità di una democratizzazione radicale che non tema i nuovi sistemi bancari e monetari, o il bisogno pari opportunità in un mondo di crescente disuguaglianza.” dice il regista Andres Veyel.

E continua: “Beuys insiste sulla possibilità che il mondo possa essere cambiato, in base alle capacità di ogni singola persona: Niente deve rimanere com’è“.

Joseph Beuys resta per noi un visionario, molto più avanti dei suoi tempi. Se allora già cercava di spiegare come “il denaro non dovrebbe essere una merce“, consapevole che il commercio di denaro avrebbe minato la democrazia, il suo concetto ampliato di arte lo porta oggi nel bel mezzo di un discorso socialmente rilevante e ancora più urgente.

Cover Photo Credits: BetaCinema_Beuys_Poster

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