Una passeggiata al White Carrara – Design is Back

E’ in programma fino al 23 settembre White Carrara, la manifestazione che celebra il design Made in Italy e le eccellenze del territorio. L’ottava edizione, intitolata “Design is back” e diretta da Domenico Raimondi, promette di riportare in vita una tradizione millenaria con un tocco di innovazione.

Carrara diventa una galleria en plein air, un’incubatrice di idee e progetti. Le installazioni, attentamente posizionate, catturano l’attenzione dei visitatori, ognuna raccontando una storia di ingegno e alto artigianato, tramandata di generazione in generazione. Il ritorno a casa di progetti storici realizzati nei laboratori della città, riconosciuta in tutto il mondo per il suo prestigioso marmo, si mescola alle nuove proposte dei designer contemporanei.

Tra le opere che spiccano, il cavatappi Anna G. risplende nella sua nuova veste di marmo statuario venato. Questa scultura, realizzata come omaggio per il ventesimo anniversario del cavatappi disegnato da Alessandro Mendini per Alessi, emana un’aura di eleganza e semplicità, trasformando un oggetto quotidiano in un’icona senza tempo.

Non lontano, l’installazione Tree Table + Rabbit Chair di Stefano Giovannoni attrae con la sua combinazione di forme fitomorfe e zoomorfe. Le sedute a forma di conigli e il tavolo fitomorfo sembrano usciti da un mondo fiabesco, unendo dimensione ludico-narrativa, ergonomia e funzionalità in una creazione che stimola la meraviglia.

ph Giuseppe DAleo

Il pouf Soul, concepito dall’architetto Simone Micheli, si distingue per le sue linee fluide e inaspettate. Realizzato in marmo statuarietto, esalta l’essenza della materia millenaria con forme morbide e innovative, invitando il pubblico a toccare con mano la storia del marmo che prende vita.

Grazie alla collaborazione tra Alessi, Franchi Umberto Marmi e Angeloni Marble Studio, la collezione Plissè di Michele De Lucchi viene celebrata con un bollitore in marmo, leggero e scultoreo, capace di restituire il dinamismo delle vesti plissettate degli anni Cinquanta e Sessanta.

ph Giuseppe DAleo

Al mudaC, il museo delle arti Carrara, le mostre personali di Paolo Cavinato e Gabriele Landi offrono uno sguardo unico sul design contemporaneo

Nella project room del mudaC, l’installazione di Gabriele Landi, intitolata “Alle montagne”, offre un omaggio a Carrara ispirato al “Testamento del capitano”, drammatica canzone degli alpini. Con nuovi volumi che invadono lo spazio e trasmettono l’imponenza delle montagne, l’opera si presenta come una mappa cartografica epidermica, sviluppata nelle tre dimensioni con colori vibranti che ricordano il bagliore del marmo sotto il sole. Realizzata con la pazienza di un ricamo, ricava nuovi spazi dagli intagli dell’artista. A contrasto, un’installazione di segno opposto rappresenta il riflesso delle montagne: la valle, con segni antropici sull’elemento verticale e presenze umane che si affacciano come sull’acqua.

Paolo Cavinato Direzioni veduta della mostra mudaC Carrara 2024 Ph Giuseppe DAleo

Le opere musealizzate e recenti di Marco Cavinato invece, tra cui Solaris#5 prodotta site-specific per il museo, trasformano il convento seicentesco in un simbolico luogo di sperimentazione. Cavinato sfida i visitatori a esplorare un mondo interiore in cui, ordinato il caos, è possibile ritrovarsi. Coniugando spazi vuoti e pieni, percorribili o illusori, forme geometriche o antropizzate, il suo linguaggio visivo fonde pittura, scultura, fotografia, architettura, scenografia e musica. Le opere di Cavinato stimolano i visitatori a indagare i limiti e le potenzialità del loro rapporto con il mondo, suscitando meraviglia e inquietudine e mettendo in dubbio ogni certezza.

Il percorso di White Carrara non si limita solo alle grandi installazioni. I progetti più piccoli, esposti nelle vetrine e nei fondi sfitti della città, come le lampade/sculture del progetto Luci di Cava, raccontano storie di collaborazione e innovazione, frutto dell’incontro tra designer di prestigio internazionale e maestranze locali.

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