Sono aperte le candidature del Prisma Art Prize, premio d’arte per artisti emergenti alla ricerca dell’arte del futuro da promuovere. Intervista al direttore artistico Marco Crispano.
Fino al 4 febbraio 2022 sono aperte le selezioni per Prisma Art Prize. Arrivato alla sua nona edizione, il premio si pone come obiettivo di supportare l’originalità e la creatività degli artisti di tutto il mondo. Quest’anno sono tanti i partner d’eccezione, insieme ad una giuria di esperti professionisti che avranno il compito di selezionare i migliori artisti da promuovere.
Abbiamo parlato con il direttore artistico del premio, Marco Crispano, che ci ha raccontato le novità di Prisma Art Prize e i cambiamenti in atto.
Con quali obiettivi nasce Prisma Art Prize?
Prisma Art Prize nasce con l’obiettivo di creare una realtà inclusiva che dia visibilità e opportunità ad artisti emergenti e non, provenienti da ogni parte del mondo. Nel contesto attuale, globalizzato e tecnologico, la fruizione e la creazione di immagini è facilmente accessibile e la conseguente sovrapproduzione comporta un vero e proprio bombardamento comunicativo. Prisma Art Prize vuole proporsi come punto di riferimento per la promozione di arte di qualità, dando agli artisti meritevoli possibilità di farsi notare, di acquisire possibilità di carriera e clienti. Grazie ai nostri partner puntiamo a sviluppare un ambiente che offra molte possibilità di diverso tipo agli artisti (esposizioni, servizi, interviste, pubblicazioni, visibilità sui social, premi in denaro), in modo da supportare lo sviluppo delle loro carriere.
Questa è la nona edizione del Prisma Art Prisma: che cosa è cambiato nel corso di questi anni?
Il core del premio è rimasto sempre lo stesso, ossia creare valore per artisti e pubblico, mentre nel corso degli anni è cambiata la portata dell’evento. La nostra giuria ha accolto professionisti di spicco e fra i partner si sono aggiunte realtà che possono segnare un punto di svolta nella carriera di un’artista.
Come ritieni sia cambiato l’approccio all’arte come professione nelle giovani generazioni di artisti?
Oggi le possibilità per i giovani artisti si sono infinitamente moltiplicate. Parlando della scena romana, che è quella che conosco in maniera più diretta, ci sono poche gallerie che hanno la volontà e la capacità di vendere giovani artisti emergenti, mentre fioriscono molti spazi indipendenti dove più artisti si uniscono, creando una comunità e diventando curatori e galleristi di loro stessi. Ogni artista poi se è in grado di ben navigare il web può trovare infinità di opportunità, fra piattaforme di vendita online, piattaforme per commissioni, aggregatori di bandi per premi e residenze. Sicuramente vivere della propria produzione artistica è un traguardo al quale si arriva seguendo un percorso di autoconoscenza e fitto di relazioni personali, ma le possibilità del web permettono agli artisti che sanno cavalcare l’onda di trovare la propria strada anche senza l’appoggio di gallerie o istituzioni.
Secondo te, quanto conta nella carriera di un’artista la partecipazione a un premio d’arte e come questo può essere veicolato negli anni successivi alla partecipazione?
Partecipare a un premio d’arte può essere importante in vari modi per un’artista. C’è la possibilità di vedere le proprie opere insieme a quelle di altri artisti, sviluppando un confronto. C’è la possibilità di essere in vetrina in gallerie online e di ricevere promozione social, la possibilità di farsi conoscere, di ricevere interviste, di partecipare a mostre. Secondo me il benefit principale che un artista ha dalla partecipazione a un premio d’arte è la possibilità di far conoscere il proprio lavoro a professionisti del settore, avendo la possibilità di stringere rapporti umani e lavorativi con curatori, galleristi, giornalisti e altri artisti. Non c’è nulla di più complesso per un artista emergente di entrare nel sistema dell’arte. Un premio deve dare la possibilità a chi si iscrive di accedere al mercato dell’arte. L’artista poi deve avere la capacità di sviluppare le possibilità che gli vengono offerte, coltivando le relazioni umane e creando arte di qualità.
Quali sono gli elementi determinanti che osservi con più attenzione nella selezione degli artisti per il premio?
L’unico criterio che seguiamo nella selezione degli artisti è la qualità delle opere. Essendo il concetto di qualità relativamente soggettivo, per me sono importanti la conoscenza della tecnica utilizzata, la sensibilità cromatica dell’artista, l’originalità e il coraggio nell’opera. Non amo l’arte didascalica, che tenta di svelare in maniera diretta i suoi significati.
Cover Photo Credits: Stefania Laccu, Somatic Landscape, series. Oil on acetates applied on silver leaf.
165x90cm, 2020. Courtesy Prisma Art Prize