Irriverenti e satiriche, le opere dell’artista esplorano un universo maschile dominato dalla fantasia.
L’artista iraniano-americana Tala Madani provoca attraverso la pittura figurativa, dipingendo scene umoristiche che ironizzano sulla mascolinità tossica dominante.
Pennellate veloci dallo stile informale caratterizzano le sue tele che, trasferitasi da Teheran a Los Angeles, riflette sul dominio maschile nella società contemporanea e sull’immaginario comune dell’ultra-macho stereotipato.
Le scene dipinte dall’artista raffigurano soggetti goffi e inadeguati che smentiscono l’apparente spavalderia maschile: barbieri intrecciano e pettinano la barba di uomini robusti e irsuti e torte di compleanno colorate simbolizzano l’egocentrismo (sminuito poi dalle candele sciolte, simbolo di impotenza).
Una fantasia che sfiora il surreale fa da protagonista nelle opere della Madani, ma rimane visibile il discorso provocatorio e critico verso l’identità culturale e sessuale.
Il punto di vista critico dell’artista proviene da un background culturale significativo, quello iraniano, in cui la divisione tra i sessi è fortemente presente. Le scene dipinte, caratterizzate da un’esagerazione quasi da cartone animato, sono la rappresentazione di come l’artista immagina l’universo maschile stereotipato: quasi una setta segreta, esclusiva ed eccentrica.
Satirico e caricaturistico, lo stile figurativo di Tala Madani è fatto di opposti: razionale e assurdo, occidentale e non occidentale, uomini e donne. Attraverso l’umorismo e la satira, le differenze tra questi universi apparentemente agli antipodi vengono annullate e cricche di uomini robusti e ultra-macho possono partecipare a pigiama party e fare trattamenti termali.
Cover Photo Credits: Tala Madani, Seeking Cake Inside, 2006, Olio su tela, courtesy of Saatchi gallery