Superfluo: il Collettivo NONE con Pasqua Vini celebrano le emozioni a Verona

Si intitola Superfluo ed è un’installazione multimediale, un’esperienza immersiva, un percorso che potremmo tranquillamente definire “di conoscenza” e di crescita, sia dal punto di vista visivo, immaginativo, concettuale. A crearlo è stato None Collective, e a produrlo e promuoverlo è Pasqua Vini. Il luogo, Palazzo Del Capitanio a Verona, straordinario edificio storico di stile rinascimentale che fu residenza ufficiale del Capitano di Verona, e l’occasione la fiera d’arte contemporanea ArtVerona.

La mostra si sviluppa attraverso due sale di Palazzo del Capitanio. Il primo ambiente, fortemente suggestivo per la presenza di decorazioni e affreschi alle pareti, accoglie i visitatori, introducendo il tema della mostra attraverso l’esposizione di opere e video generativi che rappresentano superfici fluide iridescenti. Nella sala successiva, i visitatori possono assistere e partecipare a un’installazione artistica site-specific. Quest’installazione comprende una multiproiezione che riempie le volte del soffitto con organismi bioluminescenti, mentre il centro della sala ospita una semisfera interagente con un raggio laser, richiamando immagini della natura, di flora e di fauna che, al contempo, sono però altamente tecnologiche. Un cortocircuito mentale e visivo di grande impatto, che impone ai visitatori di abbandonare i punti di riferimento visivi e uditivi tradizionali, per immergersi in un mondo immaginifico e superfluo, esplorando l’ossimoro dell’utilità dell’inutile.

None Collective è uno studio d’arte interdisciplinare italiano focalizzato sulle interazioni tra l’uomo e la tecnologia. Il loro lavoro comprende esperienze immersive, installazioni multimediali e opere d’arte digitali, che esplorano la sfida dei confini della percezione umana attraverso l’uso della tecnologia. Il loro lavoro affronta spesso riflessioni sul ruolo dell’arte nella società contemporanea e sulla connessione tra l’essere umano e la tecnologia. Le loro opere sono principalmente grandi installazioni ambientali sviluppate attraverso video, luce, colore, e tecnologie d’avanguardia. La loro sfida è quella di coinvolgere in maniera diretta lo spettatore. Un esempio di questo approccio si è visto nell’installazione Intoccabili, concepita nel 2021 durante la pandemia, che sollecitava appunto l’interazione e la partecipazione attiva del pubblico. La collaborazione tra il collettivo e Pasqua Vini ha dato vita a una serie di progetti d’arte immersiva che sfidano le percezioni tradizionali, invitando il pubblico a esplorare nuove prospettive e a riflettere su temi altamente “scottanti” e fortemente contemporanei, come il rapporto con la tecnologia, le relazioni tra vero e falso, tra naturale e virtuale, tra emozione e razionalità.

L’installazione di Palazzo del Capitanio, di grande potenza visiva ma allo stesso di grande leggerezza, essendo tutta basata sulla luce e sul colore, sfida i pregiudizi e invita a rivalutare il concetto di superfluo. Per comunicare il tema della mostra, è stata scelta una citazione di Albert Einstein: “La prima necessità dell’uomo è il superfluo”. Durante la serata di inaugurazione, i responsabili hanno spiegato al folto pubblico intervenuto alla serata, nella splendida cornice di una sala del Palazzo del Capitanio: “Cos’è necessario? Certamente soddisfare i bisogni primari, ma cosa succede dopo? Spesso sono le cose apparentemente inutili, leggere, a portare felicità. Da qui, emerge la paradossalità dell’utilità dell’inutile”. Ecco come il Collettivo None ha attirato l’attenzione non sulla razionalità, quanto piuttosto sulla forza delle emozioni, che sono ciò che definisce in modo preponderante la nostra umanità. Il superfluo, in questo senso, rappresenta dunque ciò che dà significato al momento presente, al qui e ora, arricchendo l’esistenza.

Ed ecco allora il collegamento tra i “padrini” della serata, Pasqua Vini, e il collettivo artistico: l’arte, infatti, come il vino, fluisce nel nostro inconscio, raggiungendo livelli più profondi della razionalità, arrivando al cuore delle emozioni. Le emozioni, la conoscenza, l’arte e il lusso diventano una necessità quando le necessità primarie sono soddisfatte. Ecco in che modo tutti noi apprezziamo l’effimero, l’inutile, il superfluo. E non c’è davvero dubbio che l’arte immersiva e ipertecnologica del Collettivo di artisti romani promuova esperienze collettive che coinvolgono l’aspetto emotivo e sensoriale del pubblico, in stretta sintonia con il mondo del vino, dove la condivisione dell’esperienza è un aspetto intrinseco della degustazione.

D’altra parte, Superfluo non rappresenta la prima collaborazione tra Pasqua Vini e Il collettivo None. Già due anni fa, infatti, il collettivo aveva lavorato con Pasqua Viini per realizzare Falling Dreams, un’opera, sempre immersiva e site-specific, dedicata ai sogni e al futuro. Questa installazione era stata presentata durante la “Milano Wine Week” a BASE Milano e durante la “Vinitaly Special Edition” alle Gallerie Mercatali di Verona nell’ottobre 2021.

Nel corso della serata, Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vini, che da tempo collabora con artisti di livello internazionale, ha commentato: “Siamo davvero onorati che i membri del collettivo None abbiano accettato il nostro invito a tornare a Verona per condividere un nuovo messaggio durante una prestigiosa fiera come ArtVerona. La volontà di creare ed emozionare è una caratteristica intrinseca all’arte, così come lo è al mondo del vino. Nel loro nuovo progetto artistico, vedo l’espressione suggestiva del valore dei nostri vini. Creatività, emozioni e innovazione sono le nostre linee-guida, e in questo senso il Collettivo None ha interpretato magnificamente la nostra visione comune”.

Creatività, innovazione, emozioni, tecnologia, immaginazione: la sfida per un’arte nuova è aperta.

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