Chi era Dora Carrington? Il celeberrimo regista Pedro Almodóvar illumina la figura dell’artista dimenticata nel suo nuovo, atteso film. Ma andiamo con ordine.
Dora Carrington, o semplicemente “Carrington” come preferiva essere chiamata, fu una pittrice e decoratrice britannica molto attiva nella prima metà del XX secolo. Nonostante la sua figura sia stata oscurata dalla fama di altri artisti contemporanei, come Virginia Woolf e la “sorella” artistica Leonora Carrington, il suo nome riecheggia ancora tra i corridoi della storia dell’arte per il suo stile audace e i suoi temi avanguardisti.
Carrington fece parte del Bloomsbury Group, un influente gruppo di intellettuali, artisti, filosofi e scrittori britannici attivi all’inizio del XX secolo. Nei suoi quadri Carrington affrontava temi complessi e spesso controversi come la sessualità, la morte, e le dinamiche sociali, in un periodo in cui tali argomenti erano tabù. La sua opera è pervasa di un senso di malinconia e solitudine, immagini evocative che parlano di una personalità complessa e provocativa.
Il nuovo film di Almodóvar, “The Room Next Door”, porta alla luce la vita di questa figura quasi dimenticata dell’arte. Julianne Moore e Tilda Swinton interpretano i ruoli principali nell’opera che vince il Leone d’oro del Festival di Venezia, mettendo ancora una volta in evidenza la capacità del regista spagnolo di raccontare con sensibilità e profondità storie di donne straordinarie.
Il film, basato sul romanzo di Sigrid Nunez “What are you going through”, racconta la storia di due donne in una casa in affitto in cui si trovano ad affrontare temi come la malattia terminale, l’amicizia e, ovviamente, l’arte. Il contesto artistico è infatti reso ancora più pregnante dalla presenza di un quadro di Edward Hopper, fondamentale per dare vita ad uno dei temi centrali del film: il valore dell’arte, in particolare l’autenticità delle opere e la questione delle falsificazioni.
Il contributo artistico di Carrington va però oltre la sua opere in senso stretto. La Carrington è infatti celebre anche per la sua intensa vita sentimentale e per le relazioni che instaurò con alcune delle personalità più rilevanti del suo tempo, come lo scrittore e critico Lytton Strachey, con cui condivise una lunga e intensa amicizia.
La scelta di Almodóvar di dedicare un film a Dora Carrington non è casuale. Almodóvar ha sempre dimostrato un grande interesse per gli artisti dimenticati, in particolare per le donne e le figure queer che hanno lottato per far valere le loro idee e la loro arte in un mondo dominato dagli uomini. Con il suo nuovo film, il regista dà voce a Dora Carrington, una donna che non era solo un’artista, ma anche un simbolo del cambiamento sociale e culturale del XX secolo.
La vita di Carrington, nonostante sia stata oscurata da decenni di dimenticanza, sembra essere di nuovo alla ribalta, riscoperta con un occhio moderno, tanto da illuminare un secolo dopo le sale del cinema. Chi era Dora Carrington? Almodóvar offre una risposta, attraverso il suo film, ma anche attraverso il messaggio implicito di una storia che, nonostante sia stata dimenticata per troppo tempo, ancora oggi sa stupire e emozionare.